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Dichiarazioni di Carla Nattero, sull’approvazione della SERIS

8 agosto 2008 | 11:45
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Dichiarazioni di Carla Nattero, sull’approvazione della SERIS

La discussione durante il Consiglio Comunale svoltosi ieri sera giovedì 7 agosto, ad Imperia

Il Consiglio Comunale, con il voto della maggioranza, ha esternalizzato la refezione scolastica, i servizi educativi integrativi alle attività scolastiche e all’attività ordinaria degli asili nido, una parte dei servizi sociali, gli impianti sportivi.
Da ieri sera gran parte dei servizi ai cittadini e alle famiglie imperiesi non sono più gestiti direttamente dal Comune ma  sono affidati a una società, seppur a capitale pubblico.
Questo fatto provoca una grande incertezza per il futuro sulla quantità e sulla qualità dei servizi erogati e anche sul grado effettivo di tutela dei lavoratori precari che hanno diritto a essere stabilizzati.
Infatti, a parere dell’Anci e del Collegio dei Revisori, questa nuova società (costruita all’ultimo minuto,dopo l’emanazione del Decreto Tremonti  che impedisce di assumere personale ai comuni-come quello di Imperia-che non hanno rispettato il patto di stabilità) per dimostrare di non essere un puro e semplice escamotage rivolto ad aggirare il vincolo posto da Tremonti, deve presentare un taglio delle spese e una modifica organizzativa dei servizi. Le due cose messe insieme saranno difficili da raggiungere anche perché nell’immediato la SERIS per la sua costituzione,per gli emolumenti all’Amministratore Unico e al Collegio dei Revisori, prevede un aumento delle spese (secondo me circa 100.000€ all’anno). E’ molto probabile perciò che ci siano  significativi tagli all’orizzonte.
Di questo concretamente nulla sappiamo perché,al di là delle rassicurazioni verbali,non è stata presentata in Consiglio la convenzione prevista dalla legge che deve regolare i rapporti tra la società e il Comune (p.es. in relazione alle tariffe e agli standard dei servizi).
Ma ovviamente c’è una preoccupazione ancora  più di fondo: che la esternalizzazione sia il primo passo della privatizzazione. L’ass. Fossati si è profuso in rassicurazioni politiche, dicendo che la loro scelta è di mantenere la società pubblica. Però siamo a pochi mesi dalle elezioni, il futuro è un punto interrogativo e perciò la rassicurazione di Fossati ha valore fino a maggio dell’ anno prossimo.
D’altra parte deve essere ben chiaro: la Seris può facilmente fare entrare i capitali privati e l’affidamento diretto dei servizi prima in carico al Comune,come ha affermato recentemente la Corte di Giustizia Europea,non è un impedimento a questa operazione.Inoltre sappiamo benissimo che c’è una parte della maggioranza, ass. Leone in testa, che spinge per la privatizzazione dei servizi e  certo con la Seris ha fatto  un passo avanti in questa direzione.
L’Amministrazione in sostanza  ha trovato un compromesso dei suoi contrasti interni con questa soluzione che è un misto: è un po’ di emergenza e un po’ strategica.
Nel dibattito in consiglio ho presentato insieme ai colleghi di opposizione, alcuni emendamenti che miravano a sciogliere questa ambiguità e a utilizzare la Seris  essenzialmente come strumento di emergenza. Perciò ho proposto che non venissero affidati alla società gli impianti sportivi perché non è una necessità, visto che i più importanti di loro(Palazzetto dello Sport p.es.) non sono ancora funzionanti.
Ho proposto con un altro emendamento che i servizi integrativi scolastici, educativi e sociali che l’anno prossimo il Comune potrà gestire in proprio perché ci si augura che sia rientrato dallo sforamento del patto di stabilità, siano affidati alla Seris unicamente per l’anno scolastico 2008/2009. Entrambi gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza e ciò la dice lunga sulle loro intenzioni in prospettiva.
L’unico emendamento da me presentato che è stato approvato è quello che ha cercato di sopperire molto parzialmente alla mancanza di convenzione e stabilisce che le tariffe di tutti i servizi, refezione in primis, per il prossimo anno scolastico rimarranno invariate e che comunque le tariffe non saranno fissate dalla SERIS ma dalla Giunta Comunale.
E’ stato un dibattito lungo,molto articolato, che è entrato nel merito dei problemi, con molti emendamenti perché siamo consapevoli della delicatezza dei servizi coinvolti e dei diritti del personale che dopo decenni di precariato ha diritto alla stabilità.
Dopo un dibattito siffatto l’ass.Fossati non può permettersi di dire “non mi interessa analizzare come siamo arrivati qui,adesso questa è l’unica soluzione possibile e se non l’approvate siete per “il tanto peggio tanto meglio”.
E’ un modo troppo comodo di affrontare i problemi.
Siamo arrivati a una società allestita in fretta,male,con scarsissime garanzie perché il comune di Imperia, insieme a 260 comunelli in tutta Italia ( infatti sono solo tre i capoluoghi di Provincia coinvolti),non ha rispettato il patto di stabilità e di ciò se ne è fatto quasi un vanto sottovalutando fino all’ultimo i pericoli, preannunciati anche da molti consiglieri di opposizione , relativi all’impossibilità di assumere personale.
Siamo arrivati fin qui perché, nonostante le pressioni sindacali e molte interrogazioni dell’opposizione, il Comune quando poteva farlo,nella primavera di quest’anno, non ha stabilizzato nessun lavoratore della refezione scolastica. Se avessero ascoltato la proposta che ho fatto io, allora, di assumere i cuochi e gli aiuto-cuochi che avevano un rapporto di lavoro a trenta ore (circa una ventina di persone) adesso si troverebbero con la parte più importante del servizio assicurata e le soluzioni emergenziali per la parte scoperta sarebbero più facili e meno incerte.
Insomma ho cercato di modificare in positivo la soluzione proposta, ho votato a favore degli emendamenti frutto della contrattazione sindacale per dare la maggiore tutela possibile ai lavoratori in queste condizioni incertissime, ma non ho accettato di sottostare al ricatto dell’emergenza. La istituzione della Seris è una soluzione pasticciata, contraddittoria, carica di incertezze nell’immediato e, in prospettiva,è un passo avanti nella privatizzazione di servizi importantissimi per la vita delle famiglie e per la ricchezza sociale della città. Perciò nel mio voto ho guardato al disegno di insieme della Seris, alle gravi responsabilità dell’Amm.Sappa  nell’essere arrivati a questo punto e il mio voto è stato negativo.

Carla Nattero