Precisazioni della Curia Vescovile riguardo al cambio di sede della Croce Rossa a Sanremo

4 luglio 2008 | 16:55
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Precisazioni della Curia Vescovile riguardo al cambio di sede della Croce Rossa a Sanremo

“Il Comune di Sanremo è stato compiutamente informato delle necessità della Diocesi già nella primavera del 2006, proprio al fine di garantire il tempo idoneo all’individuazione di soluzioni alternative”

Relativamente agli articoli di stampa apparsi nella giornata di ieri sui giornali locali in ordine all’imminente esecuzione dello sfratto dall’ immobile occupato dalla Croce Rossa Italiana nella Villa G. D’Arco di Sanremo, al fine di ricondurre nei giusti termini l’intera vicenda, il Vicario Generale della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Umberto Toffani, intende precisare quanto segue:
– Innanzitutto i titoli con i quali alcuni mezzi di stampa introducono e sviluppano l’argomento è oltremodo fuorviante, dal momento che la procedura di sfratto è stata attivata nei confronti del Comune di Sanremo, titolare del contratto di locazione e, quindi, unico ufficiale interlocutore della Curia.
– Oltre due anni fa, precisamente con comunicazione del 13 giugno 2006, l’Opera Diocesana per la Preservazione della Fede comunicava al Comune di Sanremo la volontà di rientrare in possesso dei locali alla scadenza naturale del contratto (30.06.07) ed oltre un anno fa  ha avuto inizio la procedura di sfratto che in questo mese di luglio giungerà alla sua  definizione.
– Tutto ciò per ribadire, ancora una volta, che il Comune di Sanremo è stato compiutamente informato  delle necessità della Diocesi (trasferimento di tutti gli uffici di Curia da Ventimiglia a Sanremo) già nella primavera del 2006, proprio al fine di garantire il tempo idoneo all’individuazione di soluzioni alternative, affinché il trasferimento della CRI avvenisse senza alcuna interruzione dell’attività.
– Da ultimo, proprio al fine di favorire il rilascio graduale dei locali da parte del Comune di Sanremo, la Diocesi ha offerto soluzioni alternative (spostamento dei mezzi nell’adiacente area della Nuova Stazione, individuata dal Comune di Sanremo quale nuova sede e rilascio graduale dei locali occupati) che avrebbero dovuto essere formalmente accolte entro il 30 giugno. 
Neppure questa proposta ha trovato accoglimento.
– Per quanto poi riguarda la destinazione dei locali, premesso che la Diocesi – come qualunque altro soggetto proprietario di immobili – si ritiene libera di effettuare le scelte più opportune, la stessa non è attualmente in grado di offrire a tutta la Diocesi  servizi efficienti e puntuali proprio per la frammentazione delle sedi degli Uffici e delle varie Organizzazioni e associazioni, che da tempo necessitano di un  adeguato accorpamento in una unica sede.