Pace fatta tra il sindaco Gaetano Scullino e Alleanza Nazionale. Problema risolto o solo rinviato ?

Deve aver dato veramente fastidio, ai vertici provinciali dei rispettivi partito, la lite tra il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino e il gruppo di Alleanza Nazionale sia in giunta sia in consiglio. Oggi è arrivata la notizia della pace fatta tra il primo cittadino ed AN a seguito dell'ultimo incontro tra Scullino e l'assessore provinciale Giovanni Ballestra, in rappresentanza del presidente provinciale del partito Paolo Strescino.

Questo il comunicato stampa diramato al termine della riunione: 

"Si è reciprocamente riconosciuta la massima fiducia e il totale sostegno del partito di Fini nei confronti dell'Amministrazione guidata dal sindaco Scullino. Dall'incontro è emerso che nessun ostacolo sussiste alla continuità nella collaborazione per la realizzazione del programma amministrativo. Le parti hanno convenuto l'utilità del confronto di questi giorni. E' stato altresì precisato che i rapporti tra sindaco e assessori devono rimanere nella libera determinazione del sindaco come è previsto dalla legge. I partiti non devono assolutamente entrare nel merito, fermo restando la semplice richiesta di rappresentatività nei confronti dei cittadini che hanno votato".

Bisognerà capire se questa pace sia nata spontaneamente (???) oppure guidata dall'alto.

"Garantisco a tutti i cittadini – ha detto Scullino – che continuerò con determinazione nel mio unico obiettivo di realizzare il programma dell'Amministrazione. In modo particolare andremo avanti con le grandi opere, fondamentali e da sempre aspettata dai cittadini di Ventimiglia: nuova viabilità nelle aree dimesse Fs, il porto turistico, il ponte sul lungomare di collegamento tra Ventimiglia e Camporosso Mare, la manutenzione delle vie cittadine (marciapiedi, asfalti, isole ecologiche), illuminazione e parcheggi pubblici".

La prova certa di questa ritrovata armonia arriverà non tanto da queste dichiarazioni ma dai prossimi mesi di amministrazione. Se tutto filerà liscio allora si potrà davvero parlare di pace, se invece scoppieranno nuove incomprensioni la situazione sarà difficilmente gestibile e all'interno della maggioranza bisognerà prendere decisioni precise.