L'intervento di Formaggini |
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Non più transenne in stile cantiere edile per pedonalizzare il lungomare di Sanremo

17 luglio 2008 | 11:20
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Non più transenne in stile cantiere edile per pedonalizzare il lungomare di Sanremo
Non più transenne in stile cantiere edile per pedonalizzare il lungomare di Sanremo
Non più transenne in stile cantiere edile per pedonalizzare il lungomare di Sanremo
Non più transenne in stile cantiere edile per pedonalizzare il lungomare di Sanremo

L’assessore all’arredo urbano di Sanremo Franco Formaggini illustra i nuovi dissuasori che impediscono, nelle ore serali, il transito dei veicoli sul lungomare della città.

Anche il lungomare di Sanremo è stato dotato di nuove barriere che ne permettono la pedonalizzazione per il passeggio serale. A turisti e residenti sarà così risparmiata quell'immagine fatiscente di vecchie transenne con fettuccine svolazzanti presenti fino a lunedì scorso. la situazione, oggetto ell'articolo pubblicato ieri, è stata illustrata dall'assessore all'arredo urbano Franco Formaggini che ha provveduto per tempo (ma poi come potrete leggere le cose sono andate diversamente…) ad individuare barriere più decorose per bloccare il traffico.

"A seguito del conferimento nel mese di settembre 2007 da parte del Sindaco della delega all'arredo urbano, nel mese di ottobre dello steso anno ho immediatamente avviato alcuni lavori ( oggi in esecuzione), tra cui la realizzazione di nuove barriere di chiusura delle strade , in conformità con quanto di arredo già esistente, da porre in sostituzione delle "barriere con nastro di plastica" assurde e non certamente degne di una città normale che venivano posizionate in occasione della chiusura delle vie cittadine. Nella prima settimana del mese di novembre del 2007 la ditta incaricata ci consegnava le nuove barriere che, tra l'altro, erano state consegnate in numero tale da potere essere contemporaneamente utilizzate in via Matteotti, in piazza Colombo, in corso Garibaldi, e sul Porto. Infatti da tale momento sono sparite le assurde transenne di via Matteotti e sono state posizionate le nuove; forse in tale occasione poteva essere fatto rilevare il cambiamento così come immediatamente è stato fatto rilevare quello a cui la presente si riferisce. Ma al di là delle polemiche e riconoscendo giusta la segnalazione effettuata , tengo a sottolineare che appena mi è stata segnalata la posizionatura di tali "indecenze" ho immediatamente "sensibilizzato" chi doveva provvedere a che ciò non avvenisse vista la presenza nei magazzini comunali delle nuove barriere; dopo qualche giorno la sostituzione finalmente è avvenuta e, pura combinazione, è avvenuta proprio il giorno prima della pubblicazione del suo articolo, articolo che, una volta tanto, è stato inopportuno in quanto tardivo".

Accidenti sono arrivato tardi di un giorno…..questo non toglie però la gravità del fatto che l'indecenza, come lei stessa l'ha definita, sia rimasta per giorni e giorni. Se tutto era pronto da tempo, perché queste nuove barriere non sono state posizionate subito evitando così quella brutta immagine che c'era fino a lunedì ?
"Ogni operazione lavorativa o esecuzione di opera o ancora messa in opera di elementi come quelli in oggetto, deve derivare da una collaborazione tra la parte politica che amministra e la parte operativa della macchina comunale , collaborazione che porta al non verificarsi di fatti come quello da lei rilevato. Tale collaborazione deve necessariamente portare ad una soddisfazione personale di chi imposta e fornisce le direttive e di chi le attua ; al di là quindi degli schieramenti politici deve a mio parere avere predominanza il bene della città e tale sentimento deve essere il motore della operatività comunale e dello stimolo che porta ad impegnarsi nella amministrazione pubblica persone, come chi scrive, che sono inserite nel tessuto sociale con le loro famiglie e professioni o mestieri".
Tutto questo ha quindi portato, mi sta dicendo, a questa situazione ?
"Fatti come quello accaduto non devono verificarsi in quanto l'immagine che viene fornita è di scollegamento totale tra la parte che amministra e la parte che opera e danneggiano non solo l'amministratore ma anche l'operatore squalificandone la capacità personale che, mi creda , come verificato è nella maggior parte dei casi del tutto rilevante".
Ora l'importante è che tutto si sia risolto e che quell'immagine poco elegante delle transenne non ci sia più.
"Certo. Colgo l'occasione per dirle che le sarei grato volesse in futuro concedere una intervista a chi scrive e ai miei colleghi Assessori al fine di farle presente tutto quanto è stato fatto nei vari settori e quanto si sta facendo; ciò per giusta informazione ed anche per evitare che i lettori apprendano solo le cose negative della città".

Accetto più che volentieri l'invito e prendo l'impegno per aprire presto diverse finestre sui vari settori.

Ancora due piccole considerazioni personali. Tra i messaggi di commento giunti in redazione, relativi all'articolo di ieri, ne voglio citare uno (chiaramente non di quelli positivi). Il lettore che ci scrive critica la scelta dell'argomento in oggetto e ci invita a: "…pensate a identificare chi da anni ruba e specula sulla pelle dei cittadini fingendo di amministrare facendo due pitturatine qua e là, mettendo due lampioncini e tira a campare…". Beh voglio rispondere che non è nostro compito identificare chi ruba, a quello ci pensa qualcun'altro, nostro compito è quello di portare all'evidenza una realtà locale sia nelle cose positive sia in quelle negative anche perchè (come dice un mio collega di Sanremo molto più esperto di me) il giornalista deve essere anche il cane da guardia dei cittadini pronto a denunciare i disservizi ed i malfunzionamenti, per fare così in modo che vengano risolti. La mail ricevuta contiene poi anche qualche insulto, segno evidente di una rabbia ed un astio che sarebbero inspiegabili se si trattasse del semplice commento di un lettore che vuole esprimere solo la sua opinione.

Infine voglio precisare che il paragone con le sagre di paese era tutt'altro che una denigrazione dei paesi, delle manifestazioni e soprattutto di chi si adopera in questo a livello gratuito anzi, come ho scritto ieri, nei paesi si usa più cura anche se non hanno bilanci da 190 milioni di euro. Magari le città, e parlo in generale non di Sanremo, fossero tenute come i paesi o le frazioni !