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Lettera di Paola Boghi al Sindaco di Ospedaletti Eraldo Crespi in risposta alla querela ricevuta

28 luglio 2008 | 14:03
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Lettera di Paola Boghi al Sindaco di Ospedaletti Eraldo Crespi in risposta alla querela ricevuta

“La querela da Lei sporta nei miei confronti mi ha veramente stupita, ma non certo turbata poiché non ne ravviso gli estremi e temo per Lei che i fondi per la beneficenza dovrà reperirli altrove”

Egr. Sindaco Sig. Eraldo Crespi,

la querela da Lei sporta nei miei confronti mi ha veramente stupita, ma non certo turbata poiché non ne ravviso gli estremi e temo per Lei che i fondi per la beneficenza dovrà reperirli altrove.
Forse dimentica che l’Italia è una Repubblica Democratica in cui fortunatamente vige la libertà di pensiero e di parola.
In ogni caso le spiegherò il motivo dell’affermazione che l’ha tanto toccata.
Il 28/06/2008 viene riportato sul “Secolo XIX” la dichiarazione del Sindaco Crespi “…da domani il cantiere assumerà orari estivi iniziando più tardi l’attività…” ; passano i giorni, ma i lavori continuano ad avere inizio alle ore 7.
Il giorno 10/07/2008 il Sindaco convoca in Comune i condomini di alcuni complessi residenziali che gli avevano scritto chiedendo la sospensione dei lavori di Baia Verde nei mesi di Luglio ed Agosto, come avviene in tutte le località turistiche per i cantieri che possono danneggiare la stagione balneare.
Nel corso dell’incontro, l’onnipresente sig. Mauro Mannini, amministratore delegato della Fin – Im, prende la parola e dichiara che non è possibile la sospensione dei lavori poiché porterebbe ad un ritardo sul termine dei lavori.
Il Sindaco, tace ed acconsente. Si limita a scaricare la colpa di orari e periodi di attività sulla precedente amministrazione.
Ammesso e non concesso, dato che nel 2003 non era ancora stata rilasciata la concessione edilizia, orari e periodi di attività si potrebbero pure cambiare, ma il provvedimento andrebbe contro i voleri del sig. Mannini e questo no, non si può fare!
E allora non trova, sig. Sindaco, che mi sono limitata a trarre delle ovvie conclusioni affermando che in Comune non si muove foglia che il Mannini non voglia?
Forse ha scordato altre sue documentate affermazioni poi inspiegabilmente  accantonate e stravolte.
Gliele voglio ricordare.
Nell’opuscolo pre – elettorale consegnato ai suoi concittadini si legge e cito testualmente:
“È nostra intenzione riportare la zona all’originale situazione d’oasi verde sul mare, come consegnata al Comune dall’impresa COGEFAR S.p.A., adibendola a parco pubblico con panchine, area gioco per bambini, campetto sportivo polivalente, passeggiate, pista ciclabile. Siamo inoltre favorevoli alla realizzazione di un impianto nautico minore utilizzando il minor spazio possibile all’interno dell’area Baia Verde…
… Al fine di trovare una soluzione ottimale proporremo un concorso di idee.”
In realtà le uniche idee approvate dalla sua amministrazione sono state quelle del sig. Mannini anche se totalmente divergenti dalle sue buone intenzioni.
Poco importa tradire quegli elettori, e non sono pochi, che l’hanno votata proprio perché contrari alla cementificazione di Baia Verde.
Poco importa se nel consiglio comunale del 18/10/2004 il neo – sindaco dichiara “…Se mi fossi recato a firmare l’accordo di pianificazione così com’era avrei perso totalmente credibilità di fronte agli elettori. Piuttosto mi dimettevo da sindaco. Non sono una persona che durante la campagna elettorale si assume precisi impegni di fronte ai cittadini e poi, una volta eletto sindaco, fa esattamente il contrario. Coloro che ci hanno votati sono d’accordo con noi e vogliono un porto ridimensionato, senza interventi sul mammellone… .”
E ancora nel consiglio comunale del febbraio 2005 in merito all’apertura dell’Info Point dichiara “… Un info – point ingannevole con un progetto che nessuno ha mai approvato. Mi dicono che si prenotino i posti barca…è la cosa più vergognosa…configurabile quasi come un atteggiamento di truffa nei confronti della cittadinanza… .”
Parole sante peccato però che nel corso della sua amministrazione la volumetria edificabile sia lievitata passando da 38.000 a 105.000 mc. ed i posti barca da 310 a 400.
Questo repentino, ma integrale cambio di valutazione è inspiegabile anche per un Sindaco che ci ha abituati a sentirgli dire tutto e il contrario di tutto. Cosa o chi l’avrà indotto a cambiare idea?
Non vado  oltre, ma lascio la risposta a chi mi legge.
Io, da turista affezionata ad Ospedaletti,  mi limito a compiangere gli onesti cittadini che hanno dato fiducia  ad un Sindaco che da delatore è diventato il più accanito sostenitore del sig. Mannini.

Paola Boghi