Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie

19 giugno 2008 | 14:56
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Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie
Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie
Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie
Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie
Rientrata in extremis una crisi politica a Sanremo sull’azione di responsabilità dell’Amaie

Al termine di una giornata molto calda l’Amministrazione Borea si è salvata da una crisi di maggioranza che poteva essere ufficializzata nel consiglio comunale di questa sera.

Si è sfiorata la crisi polltica oggi all'interno della maggioranza del sindaco di Sanremo Claudio Borea. Anche se non è stata evidente, rispetto ad altre volte, la giornata odierna è stata calda e frenetica. Al centro di tutto l'azione di responsabilità personale nei confronti dell'ex amministratore delegato Carlo Conti quantificata, dall'avvocato Luigino Montarsolo nominato dall'allora presidente della società pubblica Leo Pippione, in 500 mila euro. Questo in seguito ai risarcimenti pagati dalla società ad alcuni dirigenti licenziati e poi riassunti dopo una causa di lavoro. Lo stesso Conti, tramite il suo legale, aveva proposto una transazione di 80 mila euro. Oggi era in programma il consiglio di amministrazione dell'Amaie che avrebe dovuto dare un parere in merito alla transazione, cui sarebbe seguita la decisione finale nell'assemblea dei soci prevista per domani.

A mettersi di traverso è stata la nuova Democrazia Cristiana per le Autonomie, in maggioranza con il consigliere Massimo Saviozzi e l'assessore Gian Maria Tinelli, che ha seriamente minacciato di uscirne in caso di accettazione di questa proposta. Ne è nata una serie di incontri per evitare una crisi che avrebbe messo in seria difficoltà l'Amministrazione Borea.

Alla fine il problema è stato rinviato. Il cda dell'Amaie ha infatti ritenuto di non essere ancora in possesso di elementi sufficienti per giudicare congrua la proposta di transazione. In conseguenza sarà rinviata anche la decisione dei soci.