Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia

16 giugno 2008 | 06:39
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Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia
Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia
Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia
Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia
Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia
Oltre 35 mila persone alla Battaglia di Fiori ieri a Ventimiglia

All’evento erano presenti anche numerose autorità tra cui il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo Mons. Careggio. Unica nota stonata un fiore lanciato durante la battaglia che colpendo il Sindaco Scullino gli ha provocato una ferita sulla fronte.

Dati:
sfilata notturna di sabato 14  sono state calcolate 35.000 persone, fuochi d’artificio particolarmente belli, movimentata “movida” durante la notte bianca in fiore
battaglia di fiori di domenica 15  tutto il percorso era affollatissimo, sono state calcolate più di 50.000 presenze
è stata registrata una folta presenza di pubblico francese  (si è dimostrata efficace la strategia  promozionale messa in atto).
Grande soddisfazione tra il pubblico per la spettacolarità dell’evento, sono stati lanciati più di 100.000 fiori tra garofani , rose e mazzetti.
La macchina organizzativa ha funzionato perfettamente, assicurando  coordinazione lungo il percorso, rispetto dei tempi e sicurezza. Regia della sfilata: Severino Abriani

Classifica
1.    TRA INFERNO E PARADISO compagnia I BOI A REN  punti 92
2.    LA SELVA DEI SUICIDI compagnia CHELI D’INA VOTA punti 90
3.    IL NOCCHIER DELLA LIVIDA PALUDE compagnia SCCIANCURELI punti81
4.    IO SONO CIACCO compagnia GARCUNETI punti 80
5.    CHIRONE MITOLOGICO CENTAURO A GUARDIA DEI VIOLENTI compagnia
       GIRASUI punti77
6.    LUCIFERO, SIGNORE DELL’INFERNO compagnia REBATABAUSSI punti 76
7.    LA VISIONE DI DIO compagnia SFARADUI punti 69

Premi speciali:
MIGLIORE SCULTURA prof. Luigi Brugnano della compagnia Rebatabaussi
MIGLIORE COSTUME: Lucifero, il signore dell’Inferno  compagnia Rebatabaussi
MIGLIORE PARTICOLARE COSTRUTTIVO, (premio dedicato al compianto Franco Gepponi) al carro Io sono Ciacco della compagnia Garçuneti per le anime
MIGLIOR GRUPPO DI FIGURANTI (durante la sfilata in notturna) Il Nocchier della livida paura della compagnia Scciancureli.

La giuria dei bambini ha premiato il carro “Lucifero, signore dell’Inferno”, compagnia Rebatabaussi.
La giuria popolare ha premiato “Tra Inferno e Paradiso”, compagnia I BOIA A REN

Note sul carro vincitore: Compagnia I Boi a Ren presidente Fausto De Montis

Il carro raffigura il Purgatorio, secondo cantico della Divina Commedia con una interpretazione molto personale e originale; la  materializzazione del mondo ultraterreno  si intuisce dallo slancio dell’anima che, pentitasi in punto di morte, è sfuggita all’abisso infernale che era pronto ad afferrarla per l’eternità.
L’anima, protesa verso la salvezza, sembra cercare con lo sguardo e con l’atteggiamento l’agognata spiaggia che le indicherà il luogo della sua espiazione, la posizione genuflessa sta a sottolineare la sottomissione e l’umiltà di colui che ha capito che solo la misericordia divina ha permesso la sua salvezza.
Il Purgatorio,  linea di passaggio tra il bene e il male, non è ancora ben comprensibile all’anima appena risvegliata alla luce della salvezza; in questa interpretazione non è raffigurato da un luogo ma da una aspirazione. E si colloca  simbolicamente quale terra di mezzo ultraterrena tra Inferno e Paradiso.

Nella creazione dell’opera sono stati impiegati i semprevivi, circa 55 kg, materiale principe della tradizione dei carri in fiore. Il loro impiego è stato duplice: a mosaico sui i visi e le mani dei personaggi, tritato, sul busto del diavolo per ricreare l’effetto lanoso del satiro.
Le gambe di Lucifero sono realizzate con palma naturale disposta a collage con l’intento di  restituire l’aspetto delle zampe caprine
I garofani sono l’ultimo elemento ad entrare in gioco e ricoprono la superficie più ampia del carro: ne sono stati utilizzati 85000 nei colori giallo, rosso, terracotta, arancio, panna e nero.
Strutturalmente l’opera presenta un gioco di equilibri: da una parte il diavolo, scultura di dimensioni imponenti legato al dannato tramite la corda che sostiene entrambi in un gioco armonico, dall’altra l’occhio con tre metri e mezzo di sbalzo.
Si è deciso di reintrodurre il “planchè”, che da lingua si trasforma nella parte anteriore in fiamme.