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Lettera dell’Associazione Banco di Fratellanza e Libertà di Cervo

17 giugno 2008 | 07:58
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Lettera dell’Associazione Banco di Fratellanza e Libertà di Cervo

Il “paramù” e i “palmeti” sono parchi comunali abbandonati dall’attuale amministrazione di maggioranza

Si è rinnovata la strada circonvallazione a levante, come già il primo tratto di quella di ponente, con una “rapida-ripida” salita o discesa che collega la porta Canarda alla zona Porteghetto.
Non si tiene conto ormai da tempo della pendenza delle scalinate e tantomeno dell’altezza dei gradini.
Ora si privilegiano interventi di modernizzazione, cancellando il ricordo e la ergonomicità che erano le fondamenta alla base delle vecchie creuze, che collegavano il Borgo medievale arroccato, e le sue campagne con la marina.
Continua così l’opera dell’attuale maggioranza che amministra, a mortificare il paesaggio creato dai nostri anziani, cambiando con queste azioni il forte connotato medievale del Borgo.
E questa è una cattiva sorpresa, ma non è la sola purtroppo.
Difatti le due circonvallazioni, anziché far emergere all’occhio del visitatore turista o residente, tratti estremamente suggestivi di verde, che degrada verso il mare, e quindi un panorama che brilla di quel verde cangiante e raffinato, fatto di mille gradazioni e accostamenti, che soltanto certi angoli della Riviera Ligure sanno dare, espone un contenitore “ricco” di tutto il materiale di degrado.
Un puzzle indecifrabile.
Infatti siamo di fronte ad un gerbido incolto, ricco di sterpaglie e rifiuti vari ormai da moltissimo tempo, senza alcun provvedimento concreto da parte
dell’amministrazione di maggioranza. E sì che più volte sono arrivate loro segnalazioni documentate. E sì che quanto ahinoi appare è evidente.
E chi ha la maggioranza per amministrare non può far finta di niente.
Sì, perchè parliamo di due zone verdi di proprietà del comune.
Sono il “paramù” e i “palmeti”, parchi comunali ormai da tempo e che da tanto tempo non godono di interventi di manutenzione e/o conservazione.
Questa è la gravità della situazione.
Ma noi del Banco di Fratellanza e Libertà abbiamo ancora “spes contra spem” la certezza che molti cittadini che amano Cervo, abbiano come noi la nostalgia che Cervo e il suo territorio, riacquistino la loro identità, il loro diritto al ritorno di Borgo medievale magico, romantico, artistico, solenne, intriso di storia, elegante.
Abbiamo la ostinata determinazione a far sì che si crei il cambiamento.
Da queste parti, difatti, a volte, improvvisamente irrompe la tramontana a spazzare via l'umidità e l'afa, lo scirocco a spazzare via il gelo e la pioggia…… all'improvviso.

L’associazione Banco di Fratellanza e Libertà di Cervo (IM)
Il Presidente
Luigi Diego Eléna