In arrivo la 1a edizione della Queimada Popular di Cervo

20 giugno 2008 | 08:08
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In arrivo la 1a edizione della Queimada Popular di Cervo

La manifestazione, in programma per lunedì 23 alle ore 21,30 presso la spiaggia del Pilone, prevede la riproduzione della tradizionale festa galiziana

Per mantenere sempre vivo lo spirito del gemellaggio con il Comune spagnolo di Cervo (Spagna), la cui cerimonia si è tenuta lo scorso mese di maggio, l'Amministrazione Comunale e la Pro Loco "Progetto Cervo" hanno organizzato, nell'ambito dei festeggiamenti patronali di San Giovanni, la prima
"QUEIMADA POPULAR di Cervo".
La manifestazione, in programma per lunedì 23 alle ore 21,30 presso la spiaggia del Pilone, prevede la riproduzione della tradizionale festa galiziana, giunta quest'anno alla XXX^ edizione e dichiarata "Festa di Interesse Turistico della Galizia". In un grande paiolo viene messa "l'aqua ardiente" con zucchero, chicchi di caffè e scorza di limone; il tutto viene poi incendiato e mantenuto "in cottura" per circa due ore. Nel frattempo il "bruco", una sorta di stregone, legge lo scongiuro. La bevanda calda viene poi servita da donne in costume.
Questa manifestazione folkloristica era stata riprodotta a Cervo dagli ospiti spagnoli la sera del 9 maggio, in occasione della cena di addio a conclusione della visita ufficiale per il gemellaggio. E' nata così l'idea di "adottare" l'iniziativa e riproporla anche a Cervo, a suggello dei legami di amicizia e fratellanza dei due Comuni. La serata offre comunque un ricco programma:

ore 20,30 Oratorio Santa Caterina concerto di chitarra;

ore 21,30 spiaggia del Pilone                  

– tradizionale falò e posa di lumini in mare;

– concerto di musica evergreen della Bruno Santoro Band;

– Queimada Popular "

A proposito di Cervo

Cervo, borgo medioevale dell’estremo ponente ligure, paese di pescatori di corallo e di marinai, è un esempio armonioso ed integro di antico abitato ligure a picco sul mare, riconosciuto uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Un paese-gioiello con una storia leggendaria fatta di naviganti e di pirati barbareschi, di antichissime tradizioni preromane e pagane quando in questi boschi insidiati dal salino dominava il misterioso dio Bormano.
Cervo “Borgo della Musica”, culla e dimora del Festival Internazionale di Musica da Camera che in estate, sul palcoscenico naturale della Chiesa dei Corallini, ospita i migliori esecutori contemporanei: qui sono passati artisti del calibro di Uto Ughi (che tornerà a esibirsi qui per l’apertura dell’edizione 2008), Benedetti Michelangeli, Pollini, Gazzelloni, Richter, Menuhin, Accardo, Berio e tanti altri…
E poi varie Accademie musicali, Corsi e Concorsi musicali di perfezionamento, concerti jazz di grido (Chick Korea, Herbie Hancock, quest’anno sarà la volta di Stefano Bollani).
Cervo, splendida tavolozza di scorci incredibili e mozzafiato in cui l’argento degli ulivi si alterna a scaglie improvvise di mare, pietre di muri antichi e macchie di bouganvillea.
E ancora arte e cultura che impregnano le sale del Castello, le stupende Chiese e Palazzi, il famoso Museo Etnografico del Ponente Ligure e le numerose mostre.
Cervo ha sempre esercitato un fascino particolare su artisti e intellettuali da tutto il mondo. Basta citare – tra i più recenti “innamorati” del posto – una scrittrice (Gina Lagorio), un critico letterario (Piero Citati), un giurista e filosofo (Norberto Bobbio), un critico d’arte (Marco Vallora), un architetto (Paolo Portoghesi): tutti personaggi illustri ma con un comune legame: l’amore per Cervo, borgo antico dalle profonde fascinazioni.
Ma Cervo è anche storia e straordinarie tradizioni, botteghe d’artigianato e gastronomia, fascino dell’incontro in luoghi incantevoli e discreti.
Un borgo da vivere e da respirare, magari sorseggiando un bicchiere di vermentino nelle piazze o sulle terrazze che dominano il mare da Levante a Ponente. O gustando saporiti gamberoni appena pescati e impreziositi dal pregevole olio extra vergine locale, ricavato con l’antica tecnica della spremitura a freddo delle olive.
Un grande balcone naturale che domina una distesa di tetti di cotto e di ardesia, un mosaico di storia, natura e cultura splendidamente disteso tra mare e cielo.