Dopo più di cento anni anche un italiano nel Consiglio della comunità luterana

I Luterani della città dei fiori ambiscono ad una maggiore interazione con la città e le confessioni religiose presenti
Nella sparuta comunità evangelico-luterana della città di Sanremo c’è una grande voglia di confrontarsi con la città, di integrarsi maggiormente in essa e di saldare in maniera ancora più profonda i legami ecumenici con le altre realtà Cristiane, in primis quella cattolica ma senza dimenticare quelle valdese, anglicana ed ortodossa. Ospitata presso la Chiesa protestante di Corso Garibaldi, recentemente fatta oggetto di molti interventi di manutenzione straordinaria che hanno riparato definitivamente i danni riportati dall’edificio durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, quelli stessi che distrussero l’ex Convento della Visitazione di Piazza Colombo, la comunità recentemente si è riunita sotto la guida del proprio pastore, la signora Maike Bendig, che non solo si occupa della comunità matuziana ma anche di quella più numerosa di Genova.
Il Presidente dell’assemblea dei fedeli è invece il dottor Ulrich Schmidt, cittadino tedesco ma imperiese d’adozione. La comunità luterana di Sanremo ha storia plurisecolare: costituitasi nel lontano 1899 al fine di soddisfare i bisogni di culto della numerosa colonia di turisti prussiani che allora venivano a svernare a Sanremo, la sua presenza si è negli anni molto assottigliata a causa principalmente di due fattori: lo scoppio della prima guerra mondiale che vedeva italiani e tedeschi contrapposti nei combattimenti e i numerosi matrimoni misti che hanno visto cittadini teutonici impalmare cittadine italiane, o viceversa, con conseguente abbraccio per molti di loro della confessione cattolica. Non di rado però è capitato anche che italiani, magari fino ad allora agnostici, abbiano, a seguito magari di un matrimonio, abbracciato poi il Cristianesimo nella variante riformata luterana.
Nell’ultima Assemblea della comunità poi, per la prima volta dal 1899, un italiano è entrato a far parte del Consiglio che la regge. La pastora Bendig infine molto ha valorizzato il piccolo nucleo evangelico sanremese: contrariamente a quanto avveniva in passato oggi due domeniche al mese, alla mattina, la chiesa viene officiata ed in tale circostanza la pastora scende in città il sabato antecedente la funzione, al fine di prendere contatto con i singoli membri della comunità ed in genere con tutti coloro che intendono conoscere qualcosa in più del protestantesimo, e poi vi si ferma sino al martedì successivo. Interessante infine l’iniziativa, voluta dal precedente consiglio, dei “bambini in chiesa” un’apertura cioè della comunità ai propri piccoli, cui ora viene insegnato il catechismo.
La ricerca di un dialogo perenne con la città e con le comunità dei credenti ivi presenti, con ovvia particolare predilezione per i Cristiani ma senza dimenticare anche i musulmani e gli ebrei: queste le linee –guida del Consiglio parrocchiale evangelico per il suo futuro, con la speranza che il cammino ecumenico prima o poi possa dare i suoi frutti.