Comunicato del Sappe dopo l’ennesima aggressione al carcere di Marassi

26 giugno 2008 | 06:04
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Comunicato del Sappe dopo l’ennesima aggressione al carcere di Marassi

La Liguria è nuovamente protagonista di aggressione ai colleghi della Polizia Penitenziaria impegnati nel duro compito di assicurare la sicurezza all’interno degli istituti

Dopo il duplice episodio di Sanremo, la Liguria è nuovamente protagonista di aggressione ai colleghi della Polizia Penitenziaria impegnati nel duro compito di assicurare la sicurezza all’interno degli istituti.
Questa volta è successo a Marassi dove tre detenuti italiani hanno letteralmente sbattuto il pesante cancello della cella in faccia al collega intento ad aprili per consentire la fruizione dell’ora d’aria come prevede il regolamento penitenziario.
Il collega ora è ricovero in ospedale per aver riportato ferite alla testa.
Il segretario regionale del Sappe – Michele Lorenzo ha sempre denunciato l’enorme carenza di personale di Marassi è la principale causa di abbassamento del livello di sicurezza all’interno degli istituti. Il collega era da solo, come al solito, ora è emergenza, non si può più continuare a lavorare in queste condizioni, senza sicurezza e mettendo a repentaglio la propria incolumità.
Marassi ha una carenza d’organico al 31 Maggio di 154 agenti ed una popolazione detenuta che supera le 600 unità.
Il 6 Maggio il capo del dipartimento Ferrara aveva assicurato un rientro di personale a Marassi di almeno 30 unità, ma di fatto ne ha disposto il rientro di colo 2 unità.
Oltre il danno anche la beffa. Il Sappe, continua Lorenzo, ha già manifestato due volte e annuncia altre forme di manifestazione, ricordando che il Sappe dall’11 aprile è in stato di agitazione contro la gestione del Provveditore regionale, definita fallimentare. Dopo quest’episodio, ripeto avvenuto solo dopo pochi giorni da quello duplice di Sanremo, non possiamo fare altro che rafforzare la nostra ipotesi che è ora di cambiare allenatore a questa squadra.