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Commento sull’andamento della settimana in Borsa a cura del gruppo Banca Sella (20 giugno)

20 giugno 2008 | 13:25
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Commento sull’andamento della settimana in Borsa a cura del gruppo Banca Sella (20 giugno)

La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da un andamento negativo dell’indice S&P Mib

La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da un andamento negativo dell’indice S&P Mib.
Tra i titoli che hanno maggiormente  pesato c’è Telecom Italia che accusa una perdita dopo la notizia che il finanziamento da parte del Governo per portare la banda larga anche nelle zone svantaggiate sarà decisamente inferiore rispetto alla spesa prevista; sull’andamento del titolo hanno poi influito anche le dimissioni del direttore finanziario della società.
Anche per Fiat sono prevalse le vendite soprattutto dopo le parole dell’amministratore delegato Marchionne che ha annunciato che il mercato  automobilistico nazionale “a giugno sarà disastroso“. Male anche Tiscali dopo che una fonte vicino al dossier ha confermato che Vodafone si sarebbe ritirata dalla gara, mentre, secondo indiscrezioni, sarebbero ancora in corsa Swisscom-Fastweb e Rupert Murdoch.
Decisamente in controtendenza Tenaris che ha beneficiato della buona performance della concorrente francese Vallourec, che a sua volta è stata sostenuta da un report positivo di Morgan Stanley nel quale si evidenziano le buone prospettive del settore petrolifero con conseguenti ovvi benefici anche per chi si occupa delle infrastrutture del comparto.
Anche le altre principali piazze europee, così come le borse d’oltreoceano, sono state contraddistinte da un andamento negativo, influenzate dalle tensioni create dal rilascio dei dati delle principali banche d’affari Usa. Lehman ha ufficializzato i dati rilasciati in occasione dell’aumento di capitale, archiviando così il peggior trimestre della sua storia; Goldman Sachs e Morgan Stanley invece, nonostante dati in contrazione, hanno superato le stime degli analisti.
Andamento leggermente positivo per i principali indici asiatici.
Il dollaro è ancora in calo, nonostante un lieve recupero infrasettimanale per via delle attese di un possibile rialzo dei tassi nella prossima riunione della Fed.
Prezzo del petrolio altalenante questa settimana fra ulteriore contrazione delle scorte americane, anciticipazioni dell'annuncio di domenica circa un aumento della produzione saudita di 200mila barili al giorno e l'aumento del prezzo dei carburanti cinesi, che dovrebbe contenere la dinamica della domanda nel lungo periodo.

Segnaliamo che il Gruppo potrebbe avere un interesse di qualunque natura sui prodotti finanziari contenuti in tale analisi