Scullino risponde a Raboni: “Adesso basta con questo disfattismo arrogante!”

6 maggio 2008 | 08:34
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Scullino risponde a Raboni: “Adesso basta con questo disfattismo arrogante!”

Intervento del sindaco di Ventimiglia, a seguito delle accuse mossegli dall’ex-assessore alla cultura della città di confine sul porto turistico e sul Piano urbanistico comunale

“Adesso basta! Non se ne può più di questo disfattismo arrogante che ha portato l’economia ventimigliese, e non solo, al baratro. I giudizi e gli slogan dell’ex-assessore alla cultura Pietro Raboni sulle vicende del porto e del Puc di Ventimiglia si giudicano per quello che sono: inutili, distruttivi e frutto di una politica del “non fare” che ha condotto al tracollo il sistema economico nazionale”. Così il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, unitamente al consigliere incaricato al porto Franco Ventrella, risponde alle accuse mossegli da Pietro Raboni il 13 marzo e il 24 aprile scorso.
“Il procedimento amministrativo per l’approvazione del porto dovrà ripartire daccapo, proprio a causa di una congiura politica, portata avanti da un comitato locale che ha trovato appoggio in un consigliere regionale di Rifondazione comunista, al fine di impedire l’approvazione – da parte della Regione – del progetto approvato dal consiglio comunale”, prosegue il sindaco. “Un atteggiamento, quello condotto dal signor Raboni, basato sulla sua idea personale di porto turistico, riservato alle sole barche a vela, e che non tiene conto dello sviluppo generale degli altri porti turistici realizzati o in corso di costruzione nella regione”.
“Non solo”, aggiunge Scullino, “Raboni non è aggiornato sugli sviluppi della pratica, ma finge di non sapere che la delibera della Giunta regionale n. 179 del 26 febbraio 2008 prende atto di una nuova soluzione progettuale, presentata dalla società proponente, diversa da quella originaria, e conferma – in continuità con quanto previsto negli strumenti di pianificazione della Regione, a partire dal Piano della costa – la giusta ubicazione  del Porto turistico, coerentemente con la scelta originaria compiuta dall’amministrazione Berlengiero, di cui lo stesso Raboni ha fatto parte! Non ci nascondiamo di fronte alla problematica dei movimenti franosi nel Funtanin, che è sempre esistita, e che va affrontata: i costi degli interventi di risanamento e tutela geologico-ambientale dovranno essere comunque tutti a carico del soggetto proponente, come pure le opere infrastrutturali correlate all’intervento portuale, senza oneri di spesa a carico del bilancio comunale”.
“Sono certo che con il nuovo assetto organizzativo del comune”, aggiunge il sindaco, “e con la piena collaborazione degli uffici regionali, grazie all’apporto personalmente garantitomi dal presidente Burlando e dall’assessore Ruggeri, riusciremo ad avviare e completare nel migliore dei modi, e senza più intoppi burocratici e ostruzionistici, sulla base delle esperienze positive maturate negli altri comuni liguri che hanno attivato i suddetti interventi, l’avvio per la realizzazione di un porto turistico, compatibile sia sul piano della tutela ambientale sia su quello del risanamento geologico, e che nel contempo crei nuovi occasioni di redditualità, lavoro, e sviluppo turistico per la nostra città. Se non interveniamo per risanare la frana del Funtanin, la cui gravità è confermata da un recente studio commissionato dalla Regione al CNR di Pisa, commetteremmo un grave errore per la tutela del territorio  e della nostra comunità”.
“È giusto”, conclude il sindaco, “un altro porto è possibile: quello che la società proponente realizzerà sulla base delle necessarie prescrizioni geologiche, tecniche e di impatto ambientale della Regione Liguria. Se la suddetta società intende percorrere questa strada, compatibile con l’ambiente e con le emergenze naturalistiche del territorio circostante, questa Amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte, fino in fondo e con lealtà. Ma  non accettiamo lezioni di arroganza di coloro che, brandendo bandiere rosse e a colpi di esposti scritti, hanno contribuito a bloccare un sistema economico che ormai sta volgendo verso il baratro. Se non ci impegniamo, tutti insieme, per il migliore sviluppo e rilancio di Ventimiglia, rischia di avere la meglio il disfattismo ideologico vagamente colorato di rosso che ha influenzato in peggio anche la formazione del Puc e impedisce perfino alle famiglie proprietarie di lotti agricoli di costruirsi una casa in campagna, solo perché non sono coltivatori diretti! Ora sanno tutti a chi rivolgersi per esprimere il giusto ringraziamento: al portavoce di Rifondazione Comunista e della Sinistra Arcobaleno, professor Pietro Raboni. Davvero complimenti!”.