Sabato 31 Maggio a Montalto la riconsegna del restaurato dipinto raffigurante la Trinità

22 maggio 2008 | 11:20
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Sabato 31 Maggio a Montalto la riconsegna del restaurato dipinto raffigurante la Trinità

A riconsegnare il prezioso dipinto, con la simbolica scopertura del telo, sarà la benefattrice Erina Calcagno, costante amante di Montalto

Sabato 31 maggio, alle ore 11, a Montalto nella chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giorgio, si terrà la manifestazione organizzata per la riconsegna del restaurato dipinto raffigurante la Trinità con la Madonna tra i santi Pietro e Filippo Neri, opera del ligure Battista Gastaldi (1581 -1659).
La restituzione alla collettività e il restauro di questo importante brano di cultura figurativa secentesca del Ponente sono stati possibili grazie al generoso intervento di Erina Calcagno Raffa che ha voluto in tal modo onorare la memoria dei cari nonni Caterina e Giobatta Prevosto, nativi di Montalto. All’operazione, che i promotori auspicano possa essere di esempio, hanno contribuito la Fondazione Riviera dei Fiori Onlus e l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi intemelia.
Parteciperanno il parroco Don Luigi Rubino, il Sindaco di Montalto Matteo Orengo, Mons. Umberto Toffani, Vicario generale della Diocesi Ventimiglia-Sanremo e direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano, Francesca De Cupis storico dell’arte della Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici e Etnoantropologici della Liguria che ha diretto l’intervento di recupero,  Elisabetta Piccioni, restauratrice dell’opera e Rodolfo Bosio, presidente della Fondazione Riviera dei Fiori Onlus.
A riconsegnare il prezioso dipinto, con la simbolica scopertura del telo, sarà la benefattrice Erina Calcagno, costante amante di Montalto.
All’evento sono invitati non soltanto gli abitanti di Montalto e della Valle Argentina, ma anche quanti hanno a cuore la valorizzazione dell’entroterra ligure e, in particolare, del suo vasto patrimonio artistico, formato anche dalle opere di Gastaldi.
Battista Gastaldi, figura di spicco nel panorama locale della prima metà del Seicento e artefice di una fiorente bottega pittorica, fu a capo di un’impresa famigliare molto attiva nell’estremo ponente ligure, con proiezioni nel Cuneese e nelle Alpi Marittime. Originario di Triora, ha lasciato numerose testimonianze artistiche nei centri della valle Argentina: Triora, Taggia, Badalucco, Montalto (ed altri ancora).
Il dipinto della parrocchiale di Montalto, ascrivibile alla fase matura del Gastaldi, evidenzia il peculiare linguaggio pittorico dell’artista, fortemente influenzato dalla tradizione tardo -cinquecentesca genovese rappresentata in loco da Luca Cambiaso e connotato da uno stile fortemente plastico, austero, misurato, rispondente in pieno alle aspettative della chiesa controriformata e al gusto conservatore della committenza locale.