Nucleare, Pasquale Indulgenza:”Non esiste da nessuna parte nel mondo, un nucleare pulito e sicuro..”

25 maggio 2008 | 08:42
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Nucleare, Pasquale Indulgenza:”Non esiste da nessuna parte nel mondo, un nucleare pulito e sicuro..”

Continua il dibattito sull’impiego dell’energia nucleare in Italia proposto dal Ministro Scajola e dopo il no di Legambiente e il si di Davide Ghiglione, è ora la volta di Pasquale Indulgenza.

Con l'affermazione del Ministro Scajola di voler introdurre nel piano energetico italiano l'energia nucleare, è nato un importante dibattito sul tema e dopo il commento di Legambiente, ovviamente sfavorevole, e quello di Davide Ghiglione che al contarrio appoggia l'idea del Ministro, ora è la volta di Pasquale Indulgenza, segretario provinciale P.R.C. che afferma:

"Corrispondendo alle richieste di Confindustria, Enel e altre lobbies e 'gettando alle ortiche' l'esito democratico del referendum che nel 1987 aveva detto un chiarissimo no degli Italiani, il Governo della Destra annuncia alla Nazione la volontà di costruire centrali nucleari. Il Ministro Scajola se ne fa paladino e assicura che gli impianti cui si sta pensando sono assolutamente sicuri per la popolazione e l'ambiente. Dati alla mano, non mi pare proprio che le cose stiano così.

Primo: Non esiste, oggi, da nessuna parte nel mondo, un nucleare 'pulito' e 'sicuro'. Dopo 50 anni dalle prime applicazioni, malgrado l'evoluzione delle tecnologie degli impianti, permangono i rischi connessi alla possibilità di incidenti ed allo stoccaggio delle scorie radioattive per centinaia di migliaia di anni. Non esiste, oggi, un modo per produrre energia nucleare senza questi rischi: la speranza della fusione nucleare, che fa sì che si stia costruendo il primo reattore internazionale Usa-Europa-Giappone basato su questa soluzione e che entro il 2030 saranno attive le prime centrali, sconta comunque il fatto che saranno prodotte scorie radioattive da stoccare per centinaia di anni.
Secondo: I rischi che una centrale nucleare diventi bersaglio terroristico o militare. In occasione dell'attentato alle Torri Gemelle, si apprese che il quarto aereo dirottato, quello caduto in Pennsylvania, aveva come obbiettivo Three Mile Island, la centrale nucleare dello Stato; immediatamente, gli Stati Uniti chiusero lo spazio aereo agli aerei privati sopra 83 siti nucleari in previsione di ulteriori attacchi terroristici. Otto Stati avevano chiesto la protezione dell'esercito. Massima allerta anche in Francia, che aveva dovuto installare missili terra-aria a protezione della centrale di Le Hague, e in Gran Bretagna, dove caccia militari pattugliavano i cieli sopra la centrale di Sellafeld.
Terzo: Il rischio di disastri riguarda non solo la possibilità di attacchi terroristici o bellici, ma anche terremoti. E l'Italia è un paese con un fortissimo rischio sismico, dalla Liguria alla Sicilia.
Quarto: Tra i lavoratori delle centrali nucleari il rischio-tumore è molto più elevato che nella popolazione normale, come ci dicono, tra gli altri, recenti studi pubblicati sull'American Journal of Industrial Medicine. I ricercatori dell'University of North Carolina di Chapel Hill hanno rilevato gli alti tassi di incidenza di tumore della pleura e di leucemia.
La pleura è la guaina di tessuto che ricopre i polmoni, e quindi il dato epidemiologico deve essere correlato alla presenza di sostanze che vengono respirate nell'aria della centrale nucleare. E' probabile che la cosa sia dovuta alla presenza di asbesto e di radiazioni ionizzanti.

Malgrado i rischi sopra evidenziati, documentati in tutte le migliori fonti scientifiche internazionali, Il Ministro Scajola si dice certo che il nucleare che vuole fare il suo Governo è sicuro, ignorando bellamente, con baldanzoso piglio industrialista, sia il fondamentale principio di precauzione, alla base dell'etica della scienza, sia le durissime lezioni della storia (da Chernobyl ad oggi, gli incidenti presso gli impianti risultano essere stati centinaia e centinaia….) Sorprende, a questo punto, che egli, che fa sempre proposte concrete e precise, non ipotizzi di costruire almeno una centrale nella "sua" Imperia, dove riscuote larghissimo consenso, dato che gli esperti del settore indicano come preferibili le zone costiere alle grandi pianure interne. Sicuramente gli imperiesi e i turisti che amano la Riviera apprezzerebbero!!
Le soluzioni al problema energetico ci sono: La prima è il risparmio energetico. L'altra, l'uso capillare dell'energia solare, dell'eolico, della geotermia e delle altre fonti rinnovabili e pulite. Risorse naturali di cui il nostro Paese è ricchissimo. Noi continueremo a batterci per queste scelte, contro il business del nucleare e l'idea di sviluppo industriale, civile e militare che esso implica."

Pasquale Indulgenza
segretario provinciale P. R. C.
e Capo Gruppo al Comune di Imperia