“L’abilitazione all’avvocatura è una truffa di cui nessuno parla” a dirlo è Antonio Giangrande

17 maggio 2008 | 18:50
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“L’abilitazione all’avvocatura è una truffa di cui nessuno parla” a dirlo è Antonio Giangrande

Il Presidente della Associazione Contro Tutte le
Mafie denuncia l’irregolarità dell’esame di avvocato che vede ingiustamente bocciati 30.000 candidati ogni anno, è ora che i deboli siano rappresentati in parlamento.

"L'abilitazione truffa è sottaciuta dai media e legittimata dalle istituzioni", così esordisce Antonio Giangrande, Presidente della Associazione Contro Tutte le Mafie, e visto che nella nostra provincia esiste l'Università di Giurisprudenza e a Genova si tiene l'esame di stato ogni anno, molti dei nostri ragazzi si trovano in questa situazione.

Antonio Giangrande che, su esperienza personale, ha svolto una inchiesta sui concorsi pubblici in Italia, pubblicata su www.ingiustizia.info e su www.controtuttelemafie.it al link concorsopoli, continua dicendo:

"Basta concorsi pubblici truccati tenuti dal sistema di potere, che premia chi non merita. Basta caste professionali, che gestiscono con arbitri l'accesso e l'esercizio. I più deboli siano rappresentati in Parlamento. Da 10 anni denuncio al mondo l'anomalia dei concorsi di abilitazione forense: prima da Presidente di Taranto dei praticanti e degli avvocati; oggi da Presidente nazionale di una associazione antimafia riconosciuta dal Ministero degli Interni.

Da 10 anni il sistema, per ritorsione, mi impedisce di abilitarmi ad una professione
che merito di svolgere. A mio fratello viene impedita l'abilitazione da 5 anni. A
mio figlio sarà impedita l'abilitazione dall'anno prossimo.

Ogni anno in Italia circa 30.000 (trentamila) candidati sono bocciati ingiustamente all'esame di avvocato. Spesso, lo sono per anni, condannati all'indigenza e alla disoccupazione.Di questo scandalo nessuno ne parla. Non lo fanno i media foraggiati dalla politica.Non lo fa la politica assoggettata alle lobby. Anche i candidati bocciati tacciono per codardia o collusione. A questo scandalo nessuno pone rimedio. Non lo fanno i magistrati, che diventano tali con lo stesso sistema e che coprono gli abusi dei loro colleghi commissari d'esame. Non lo fa il Ministero della Giustizia che è sordo alle istanze dei cittadini.

Anni di studi, anni di pratica forense, anni di esercizio di patrocinio legale, la
verifica del mercato sono il perfetto esame di abilitazione. Abilitazione che rende
liberi ed indipendenti".

Il Presidente Antonio Giangrande conclude: "I dati di fatto sono incontestabili. Le
anomalie concorsuali colpiscono tutta la penisola. Compiti non corretti, ma dichiarati tali; giudizi opinabili; commissioni illegittime, limitazione all'accesso in un concorso a numero aperto. Non vi sono adeguati ricorsi al TAR per impedimento, per onerosità e per inutilità, dati i tempi delle nuove sessioni."