E se avesse detto “….nell’interesse esclusivo della provincia di Imperia” ????

9 maggio 2008 | 09:07
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E se avesse detto “….nell’interesse esclusivo della provincia di Imperia” ????

Il Corriere della Sera sottolinea come Claudio Scajola, durante il giuramento da Ministro della Repubblica, abbia modificato la formula nella parte finale. “Lo avrà fatto apposta !” ha detto qualcuno dei fedelissimi. Intanto si sono delineate le deleghe.

"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione".

E' questa la formula che deve essere letta, davanti al Presidente della Repubblica, durante il giuramento dei nuovi ministri. Procedura che si è ripetuta anche ieri durante l'atto costitutivo del nuovo Governo Berlusconi. Come sempre si è registrato un po' di emozione per gli esordienti, qualche incertezza su dove firmare i documento ed un caso particolare che ha visto come protagonista proprio il ministro imperiese Claudio Scajola che, invece che dire "nell'interesse esclusivo della Nazione" ha concluso il suo giuramento "nell'interesse esclusivo dell'Italia". La frase è stata sottolineata oggi dal Corriere della Sera.

"Conoscendolo lo ha probabilmente fatto apposta !" ha detto uno dei suoi fedelissimi di Imperia.

E se avesse detto "…nell'interesse esclusivo della provincia di Imperia" ? Beh per noi non sarebbe stato male, ma forse sarebbe stato un po' eccessivo ! Intanto sono in corso i preparativi per  la festa, domani sera alle 18.30 alla Rabina di Imperia Porto Maurizio, organizzata in suo onore dal Popolo della Libertà.

Comunque la quarta volta di Claudio Scajola al Governo non può che essere presa in maniera più che positiva per il nostro territorio che non può che averne benefici. Non dimentichiamo poi che l'incarico ricevuto questa volta è ben superiore al suo ultimo. La precedente volta Scajola gestiva le Attività Produttive, ora lo Sviluppo Economico che vuol dire molto di più. Il nuovo ministero di Scajola comprende infatti anche le Telecomunicazioni, il Turismo (che prima era inserito nei beni culturali) ed il Commercio Estero.