Depositate in Parlamento già sette proposte di legge per aprire nuovi casinò in Italia

14 maggio 2008 | 14:30
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Depositate in Parlamento già sette proposte di legge per aprire nuovi casinò in Italia

A meno di un mese dall’insediamento di Camera e Senato sono già sette le richieste di deputati di aprire nuove case da gioco sul territorio nazionale. Un’ipotesi che mette paura al casinò di Sanremo già alle prese con i gratta e vinci e le slot da bar.

In questi primissimi giorni della nuova legislatura, la XVI°, sono già sette le proposte di legge sull'istituzione di nuovi casinò sul territorio italiano. Proposte che ormai stanno diventando un tormentone ma che ogni volta creano panico nelle quattro realtà presenti in italia, non per ultima quella di Sanremo. Le prime due proposte sono state depositate alla Camera pochissimi giorni dopo le elezioni. Il 29 aprile infatti l'onorevole Luigi Vitali, del Popolo della Libertà, ha chiesto l'istituzione di una casa da gioco nel comune di Ostuni nel brindisino. Marco Zacchera, di alleanza nazionale, ne vorrebbe una invece a Stresa sul Lago Maggiore. Alla carica è poi andato il senatore Valerio Carrara, anche lui del PdL, che ha proposto l'apertura di un casinò nel comune di San Pellegrino Terme in provincia di Bergamo. Il deputato Mario Pepe insiste invece per due case da gioco stagionali nei comuni di Anzio e di Ariccia, entrambi vicino a Roma. Più generali invece le tre proposte di legge dei parlamentari Karl Zeller, Manlio Contento e Giorgio Jannone che chiedono una regolamentazione generale dei casinò sull`intero territorio nazionale. Si ripropone quindi qusta minaccia che, se concretizzata, potrebbe arrecare un grave colpo al casinò di Sanremo che deve già fronteggiare l'espandersi di altre forme di gioco come i gratta e vinci e le slot da bar, oltre alla crisi generale presente nelle tasche degli italiani, giocatori compresi.