I problemi di una maggioranza |
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Analizziamo quanto accaduto con le dimissioni di Falcioni, sintomo di ritardi e numeri stretti

23 maggio 2008 | 08:21
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Analizziamo quanto accaduto con le dimissioni di Falcioni, sintomo di ritardi e numeri stretti
Analizziamo quanto accaduto con le dimissioni di Falcioni, sintomo di ritardi e numeri stretti
Analizziamo quanto accaduto con le dimissioni di Falcioni, sintomo di ritardi e numeri stretti

Le dimissioni del consigliere comunale, avvenute per motivi personali e non politici, hanno comunque una forte valenza politica, perché evidenziano i problemi in cui si trova la maggioranza del sindaco Borea.

"Il problema è la governabilità, la mia eventuale decisione di ricandidarmi dipenderà anche dalle condizioni che ci saranno". Lo aveva detto il sindaco di Sanremo Claudio Borea quando alcune settimane fa lo avevo intervistato. Quanto avvenuto ieri, con le dimisisoni del consigliere Falcioni, ne è una dimostarazione. A mio avviso l'analisi non deve però concentrarsi sui contrasti passati di Falcioni con l'amministrazione, su possibili dietrologie relative ad un gesto motivato comunque da un impegno di famiglia, ma sulla condizione della maggioranza, mi spiego meglio:

Questa è un'amministrazione che, per far approvare una pratica importante come il bilancio di previsione, deve far addirittura dimettere un suo consigliere per non incorerre in problemi. Essendo la maggioranza di 16 a 15, l'amministrazione non si può infatti permettere l'assenza di un solo proprio esponente. Se però la pratica fosse stata portata in consiglio per tempo, e non alla scadenza, le cose sarebbero state diverse. La maggioranza avrebbe infatti potuto far mancare lei stessa il numero legale e ci sarebbero stati i tempi per riportare il documenti in consiglio prima del limite. Invece così non è stato. Falcioni ha quindi dovuto rinunciare al suo ruolo pubblico per far approvare il bilancio e chiaramente non potrà tornare indietro e rientrare in carica. Credevo che la volta che Pippione era stato fatto tornare dalla Turchia in fretta e furia fosse già un caso estremo, ma ora è accaduto ancora di più.

Due quindi gli elementi: la risicata maggioranza e il ritardo nel portare il bilancio in aula. 

La speranza è che, tra un anno, chiunque vinca le elezioni amministrative di Sanremo si trovi in una condizione di governabilità, senza dover far tornare velocemente dalle ferie un proprio consigliere, o ancora peggio farlo dimettere, per far approvare le pratiche.