A San Biagio della Cima olltre 160 varietà di rose fanno bella mostra di se fino a domenica sera

3 maggio 2008 | 11:31
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A San Biagio della Cima olltre 160 varietà di rose fanno bella mostra di se fino a domenica sera

Durante la tavola rotonda che ha aperto la manifestazione, dal titolo “Il futuro della coltivazione della rosa nell’economia floricola del ponente ligure”, i rappresentanti della filiera hanno dibattuto circa le difficoltà del
settore

Inaugurata questa mattina a San Biagio della Cima la ormai
tradizionale Rose in Esposizione, rassegna della produzione del più
importante tra i fiori. Oltre 160 varietà fanno bella mostra di se
fino a domenica sera, per la gioia degli appassionati e degli amanti
del bello.

Particolarmente interessante la tavola rotonda che ha
aperto la manifestazione, dal titolo "Il futuro della coltivazione
della rosa nell'economia floricola del ponente ligure", durante il
quale i rappresentanti della filiera (ibridatori, produttori,
commercianti, mercato) hanno dibattuto circa le difficoltà del
settore, manifestando unità d'intenti, in particolare circa la
necessità di un confronto sempre più ampio per la ricerca e lo
sviluppo delle idee più interessanti e condivise da seguire.

Come hanno più volte sottolineato i partecipanti alla tavola rotonda
(Giovanni Ballestra, assessore provinciale all'agricoltura e
floricoltura, Riccardo Giordano, presidente dell'UCFlor/Mercato dei
Fiori di Sanremo, Silvio Bregliano, in rappresentanza
dell'Associazione Commercianti Esportatori, Mario Cimino, presidente
di Florcoop, Andrea Mansuino, consigliere dell'Associazione
Ibridatori, Giancarlo Cassini, Assessore regionale all'Agricoltura) la
principale problematica riguarda l'intensità della coltivazione
varietale, obbiettivo da perseguire per avere massa di prodotto da
proporre sul mercato. In sostanza, una delle vie proposte per
continuare ad essere competitivi è quella di puntare, sia come filiera
che come club di prodotto, su alcune varietà tipiche (meglio se
coltivate esclusivamente nel territorio) per assecondare le richieste
dei mercati internazionali. E' un dato di fatto, ormai, che la rosa di
Sanremo e del ponente ligure (comprese ovviamente quelle prodotte a
San Biagio della Cima) esce difficilmente dal territorio italiano,
avendo lasciato al prodotto proveniente da altre zone (Olanda, Kenya,
Colombia, in particolare) i mercati esteri. Per riconquistare questi
spazi, considerato che esiste la logistica e che – soprattutto – il
marchio Sanremo e Riviera dei Fiori gode ancora di notevole appeal,
occorre fare sistema. La tavola rotonda di questa mattina è stata
organizzata proprio in questo senso e come tale deve essere
considerata un notevole passo in avanti: "Il Piano di Sviluppo
Regionale – ha affermato in chiusura Giancarlo Cassini – offre risorse
considerevoli per il settore, sia per la creazione di nuove varietà,
sia per la conversione delle coltivazione. E' importante non
abbandonare l'iniziativa privata ma supportarla con l'assistenza
tecnica e offrendo tutti i dati di cui si dispone per ottenere un
incremento della produzione".
"Si può ancora vivere con la coltivazione delle rose – ha detto
Riccardo Giordano – perché nonostante le difficoltà si tratta del
fiore più diffuso sui mercati e il cui consumo è costante".

Rose in Esposizione chiude domenica sera, e offre al visitatore anche
un interessante percorso enologico con l'abbinamento Rose&Rossese, con
la partecipazione di una decina di aziende produttrici del Rossese di
Dolceacqua (la cui zona di produzione si estende alla vallata del
Verbone e in particolare ai comuni di San Biagio e Soldano).
Oggi si svolgerà anche il concorso Percorso Fiorito, riservato agli
abitanti di San Biagio chiamati per l'occasione ad allestire caruggi,
balconi, finestre e angoli particolari del paese con composizioni
floreali a tema libero.

Orario continuato dalle ore 11.00 alle ore 22.00.
Accanto alla bellezza delle rose esposte e ai profumi dei caruggi in
fiore, si svolgerà inoltre la terza edizione della Marcia delle Rose,
gara non competitiva che attraverserà domenica il centro del paese, a
partire dalle ore 10.00.