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La questione della centrale a biomasse di Pieve di Teco non trova fine.

10 aprile 2008 | 16:36
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La questione della centrale a biomasse di Pieve di Teco non trova fine.
La questione della centrale a biomasse di Pieve di Teco non trova fine.
La questione della centrale a biomasse di Pieve di Teco non trova fine.

Alberto Bellotti, assessore provinciale alla tutela dell’ambiente, interviene con decisione sulla questione e afferma: “Sono decisamente stupito e scandalizzato dall’atteggiamento sostenuto dalla Comunità Montana Alta Valle Arroscia e dal suo presidente”

La questione della centrale a biomasse di Pieve di Teco non trova fine. Su questo importantissimo tema che coinvolge ormai l'intera cittadina, la provincia d'Imperia e ora anche la regione, Alberto Bellotti, assessore provinciale alla tutela dell'ambiente interviene con decisione.

‘Sono decisamente stupito e scandalizzato dall'atteggiamento sostenuto dalla Comunità Montana Alta Valle Arroscia e dal suo presidente' afferma Bellotti ‘Noi avevamo richiesto specificamente al presidente della C.M.A.V.A. e al RUP il certificato di conformità del progetto esecutivo al preliminare anche in relazione ai parametri tecnici. Per tutta risposta, platealmente, davanti a televisione e media, i referenti si sono recati in provincia per consegnare informalmente e senza alcuna lettera d'accompagnamento, uno scatolone contenente documentazione che in seguito abbiamo catalogato ed esaminato e, con sorpresa, scopriamo che la maggior parte delle tavole prodotte portano date di revisione successive a quella della deliberazione del consiglio generale della Comunità Montana Valle Arroscia n. 15 del 21.7.2006!'.

Sulla base di questi fatti l'unità di progetto Rsu dell'amministrazione provinciale d'Imperia ha inviato in data odierna (10.4.2008) raccomandata all'assessore all'ambiente Franco Zunino, alla dottoressa Gabriella Minervini, Direttore Dipartimento Ambiente, dottoressa Paola Solari, dirigente Ufficio V.I.A., al Presidente e ai componenti della Commissione Ambiente della Regione Liguria in cui sottolinea l'inottemperanza a quanto richiesto in ordine alla certificazione di conformità richiesta al Presidente della C.M.A.V.A. e al R.U.P..

Prosegue Bellotti ‘Tengo altresì a precisare che il parere Pro-veritate presentato in data 20 marzo e redatto dall'ingegner Aristide Massardo dell'Università di Genova, non solo non risponde espressamente a quanto richiesto e, ammesso che un parere possa o meno sostituire la richiesta di certificazione di conformità, dallo stesso parrebbe emergere una sostanziale difformità tra i diversi progetti succedutisi nel tempo sulla quale ci riserviamo ulteriori approfondimenti'.

La parola dunque sembra dover necessariamente passare alla Regione e la diatriba ben lontano dell'essere sulla via della risoluzione.