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Intervento di Alessio Saso sulla vicenda della ormai tristemente nota centrale di Pieve di Teco

9 aprile 2008 | 11:17
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Intervento di Alessio Saso sulla vicenda della ormai tristemente nota centrale di Pieve di Teco

il Consigliere regionale di AN Alessio SASO ha parlato in relazione all’affissione di manifesti anonimi nella cittadina di Pieve di Teco con l’unico intento di inquinare oltre all’ambiente anche la Campagna Elettorale.

In relazione all'affissione di manifesti anonimi nella cittadina di Pieve di Teco con l'unico intento di inquinare oltre all'ambiente anche la Campagna Elettorale, il Consigliere regionale di AN Alessio SASO ha dichiarato:

"Sono venuto a conoscenza che alcune "menti superiori" hanno pensato di affiggere nella cittadina di Pieve di Teco dei manifestini contenenti stralci del resoconto stenografico della discussione di una interrogazione da me presentata su l'ormai tristemente famosa Centrale a Biomasse. Questi "galantuomini", agendo con l'unico intento di inquinare oltre l'ambiente anche la Campagna Elettorale, hanno però volontariamente omesso alcuni elementi essenziali, evidentemente, non utili ai loro interessi.
Prima di tutto la data – stiamo parlando del 3 luglio 2007 – periodo nel quale, sia il sottoscritto, che i Consiglieri regionali Muratore e Vasconi, cercammo di orientarci nella complessità di questo progetto. Alle nostre interrogazioni l'Assessore regionale Zunino rispose, sostanzialmente, allo stesso modo elencando i dati in possesso della Regione senza null'altro aggiungere. Presi atto dei dati che mi venivano comunicati, che ritenni utili a comprendere meglio lo stato delle cose, ma, non convinto, chiesi che la Regione continuasse a monitorare l'evolversi della questione. Dopo quella data le vicende sono note. Studiando con l'aiuto di alcuni amici di Pieve, i documenti rilevai l'evidente difformità tra il progetto preliminare e il progetto esecutivo, fatto questo che mi indusse a presentare il 28 di novembre 2007 una Mozione, poi discussa e votata all'unanimità il 26 febbraio scorso, in cui, in pratica, si chiedeva una revisione della procedura che aveva portato al finanziamento regionale. Concludo, infine, con una considerazione ed una domanda:
Credo non sia rispettoso, nei confronti dei propri concittadini, alterare il dibattito di una Campagna Elettorale con forme di false comunicazioni che, attraverso l'anonimato proprio dei banditi, mirano unicamente ed esclusivamente, a disorientare la pubblica opinione.
E la domanda che sorge spontanea è:
E' giustificata tanta ostinazione, prossima al furore, per il solo fine di garantire di distribuire riscaldamento a presunti costi più vamtaggiosi, solamente ad 80 famiglie?"