I cittadini di Santo Stefano al mare rifiutano la discarica che il comune di Terzorio vuole creare.

8 aprile 2008 | 17:27
Share0
I cittadini di Santo Stefano al mare rifiutano la discarica che il comune di Terzorio vuole creare.

Il comitato ha già raccolto oltre 600 firme contro tale progetto che vede coinvolto il comune di Santo Stefano al mare nel passaggio dei materiali di discarica.

Cosi i cittadini di Santo Stefano al mare si sono espressi nella riunione organizzata sabato 5 aprile da un comitato cittadino contro il progetto di una discarica che il comune di Terzorio vuole creare.

Il comitato ha già raccolto oltre 600 firme contro tale progetto che vede coinvolto il comune di Santo Stefano al mare nel passaggio dei materiali di discarica.

La riunione ha dato libero sfogo alle interpellanze degli oltre duecento convenuti che hanno subissato il vicesindaco di Terzorio e uno degli ingegneri relatori del progetto.

Il Vicesindaco Sig. Luciano Cane dichiarando tra l'altro che gli abitanti del proprio Comune sono stati contenti di vendere i propri terreni per l'insediamento di una discarica a poche centinaia di metri da casa loro, hanno tentato di arginare le proteste e gli interrogativi dei presenti ma con scarsi risultati, il clou è stato raggiunto quando tra i presenti è intervenuto Gianfranco Bertelli che con abile savoir faire dato dall'esperienza prima politica di ex consigliere del comune di Santo Stefano al mare e di presidente della terza commissione "territorio", ha saputo controbattere con fondate argomentazioni ai tentativi del vicesindaco e del suo tecnico di far accettare ai convenuti il loro assurdo progetto.

Durante il dibattito è stato dato risalto soprattutto all'aspetto della viabilità per il trasporto dei materiali che dovranno attraversare una via cittadina di difficile percorrenza, infatti strada Ponte Romano che tra l'altro e stata ricavata sul letto del Rio Torre che scorre al di sotto è molto stretta e pericolosa. Lungo tale via esistono insediamenti sportivi e ricreativi per giovani oltre al campo Scout posto appena sopra a tale strada e circa un centinaio di grossi camion al giorno creerebbero ulteriore pericolo .

Un ingente movimento di camion non creerebbe solamente pericolo per la sicurezza ma potrebbe minare la stabilità della copertura del Rio ed essere nel contempo fortemente inquinante per l'area residenziale dato che dovranno percorrere a marce ridotte con centinaia di quintali la ripida salita di strada per Terzorio.

È stato dato risalto anche ad un possibile rischio ambientale dato che la discarica è posizionata su un avvallamento che potrebbe ospitare oltre un milione di metri cubi e gli amministratori del progetto per aggirare complicanze burocratiche date dal tetto imposto di trecento mila metri cubi , hanno formulato un progetto momentaneo per soli 295 mila metri appena sotto la soglia imposta, per cui un domani tale quota potrebbe venire per qualsivoglia motivo superata creando un vero e proprio danno ambientale portando a valle e soprattutto verso le spiagge acque inquinanti e detriti infestanti .

Da un documento a mani del coordinatore del comitato contro tale progetto è risultato la possibilità che la discarica di inerti ovvero di materiali che non subiscono processi pericolosi di decomposizione venga anche utilizzata per lo stoccaggio di residui dell'immondizia differenziata ( e magari altro ancora ), dal momento che non sarà possibile controllare tutto il materiale che verrà depositato.

Il fronte del NO è risultato solidale e la riunione ha dato lo spunto a coloro che poco conoscevano dei problemi della discarica di prenderne atto e di aderire al comitato.
Secondo le direttive del comitato la riunione è solamente la prima di innumerevoli iniziative atte ad annullare tale progetto .