Gli “S’ciucaren”, schioccatori di frusta a tempo di musica, si esibiranno a San Bartolomeo al mare

26 aprile 2008 | 09:46
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Gli “S’ciucaren”, schioccatori di frusta a tempo di musica, si esibiranno a San Bartolomeo al mare

Il 26 e il 27 Aprile a San Bartolomeo al Mare ci saranno le esibizioni del Gruppo Folkloristico Musicale Italiano composto da 5 s’ciucaren e 28 musicisti.

IL Gruppo Folkloristico Musicale Italiano si esibirà a San Bartolomeo al Mare sul lungomare delle nazioni il:

  • 26 aprile ore 15.30
  • 27 aprile ore 10.00

Il Gruppo Folkloristico Musicale Italiano di Palazzuolo Sul Senio (Firenze) nato
nel lontano 1835, da diversi anni porta in tutta Europa le caratteristiche musicali
tipiche della terra di Romagna. Inoltre, grazie alla presenza di "S'ciucaren"
(persone che "schioccano" la frusta a tempo di musica) questo gruppo musicale è
apprezzato nelle più importanti manifestazioni folcloristiche musicali italiane e
straniere.

Il gruppo folkloristico-musicale è formato da:

a.. 5 "S'ciucaren" (schioccatori di frusta a tempo di musica);
b.. 28 giovani musicisti.

GLI S'CIUCAREN sono Schioccatori di frusta a tempo di musica sulle note eseguite dalla banda.

La tribù gallica che nel quarto secolo a.C. stanziò in Romagna, già faceva
"schioccare" la frusta. In Francia, luogo d'origine di questa tribù, vi è la
cittadina di Perpignan (Perpignano); ebbene, "parpignan" è anche il nome (in
dialetto romagnolo) del manico della frusta.

Per trovare un successivo ricordo storico di "s'ciucaren", occorre risalire di molti
secoli: ancora in Francia (a Chartres) nei secoli XV – XVI in occasione di cerimonie
paraliturgiche o di processioni buffonesco-parodistiche, fanciulli cantori ed i loro
maestri realizzavano agli "alleluia fouette", vale a dire canti alleluiastici
accompagnati dalla schiocco delle fruste.
Quasi contemporaneamente si ha il ricordo di altri "s'ciucaren": nel XVII secolo le
coste romagnole furono invase da predoni provenienti dalla Dalmazia. Questi, su
veloci cavalli e con potenti schiocchi di frusta, terrorizzarono le popolazioni
della riviera.

Successivamente, proprio in Romagna, quest'usanza è stata portata avanti dai
birocciai (carrettieri) che, durante i loro lunghi viaggi facevano schioccare la
frusta per passatempo. Risulta che molti birocciai romagnoli con gli schiocchi
sottolineassero il passo dei cavalli: da questa usanza nacquero le prime sfide e
sfilate competitive: ecco perché, proprio in Romagna, questa usanza si è mantenuta
nel corso dei secoli ed è stata notevolmente perfezionata.

Curiosità: Facendo roteare le fruste, il punto terminale supera e "sfonda" il muro
del suono (oltre 1.200 Km orari). E' l'unico caso in cui, con la sola forza umana,
si riesce a far superare ad un oggetto tale velocità. Il punto terminale è chiamato,
in dialetto romagnolo, "s'ciocchino" e di conseguenza coloro che fanno "schioccare"
la frusta vengono definiti "s'ciucaren.