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Claudio Mazza interviene sulla stradina contesa del Centro Leclerc-La Riviera Shopville

4 aprile 2008 | 08:57
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Claudio Mazza interviene sulla stradina contesa del Centro Leclerc-La Riviera Shopville

“Faccio il confronto con due vicende edilizie che, a mio avviso, sono state considerate con due pesi e due misure”

Un comune cittadino di Arma di Taggia, Claudio Mazza, desidera fare il confronto con due vicende edilizie che, secondo lui, sono state considerate con due pesi e due misure.
Si riferisce al complesso edilizio in via Magellano, edificato in parte su tre terreni ferroviari e una stradina comunale (Vico Romano) incorporata di fatto nel suddetto complesso il quale, a sua volta, ha sconfinato nel “pubblico sottosuolo”, in via Magellano, con i suoi ventisette box interrati ad uso “esclusivo privato”. L’area ferroviaria di mq 1.805 complessivi, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, era stata assegnata al Comune di Taggia in concessione temporanea nell’anno 1996, per una durata di anni 19 con scadenza nel 2015. Già nel 2000 (quindici anni prima della scadenza del termine) la suddetta area ferroviaria, per la quale il Comune di Taggia  fruiva pure del diritto di prelazione, fu venduta ai privati per la modica somma di 360 milioni di vecchie lire. Per quanto riguarda Vico Romano, l’antica stradina comunale è stata venduta in un secondo tempo. Il prezzo pattuito ammonterebbe alla modica somma di € 7.000,00 (settemila euro). La nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Genduso, informata e ben documentata sulla vicenda, ha risposto a Mazza e successivamente ad un’interrogazione presentata dal Gruppo Centrosinistra, che l’interesse pubblico non è stato leso; allorché agli atti comunali non risulta la delibera relativa alla rinuncia da parte dei precedenti amministratori ad esercitare il diritto di prelazione e, molto probabilmente, neanche la comunicazione scritta con la quale il Comune di Taggia rinunciava al diritto di occupazione temporanea dell’area ferroviaria.  Nella vicenda del Centro Leclerc-La Riviera Shopville, la stessa amministrazione ha avviato un procedimento per revocare la delibera emessa dal Commissario straordinario che, riconoscendo l’utilità pubblica, aveva sanato la situazione della strada pubblica incorporata fra i due complessi del centro commerciale. Il sindaco Genduso e la sua Giunta sostenendo che per varie ragioni non la ritengono un’utilità pubblica hanno provveduto a revocarla. In data 5 marzo 2008, il quotidiano Il Secolo XIX pubblicò un articolo intitolato: “Genduso, linea dura con La Fornace, Separate i blocchi”. L’articolo inizia con questi termini: “Divisione dei parcheggi tra pubblici e privati e, soprattutto, la “separazione netta delle due strutture di vendita, così come indicato dal progetto originario. Sono le “condizioni che il Comune si appresta a imporre alla società La Fornace”. Claudio Mazza ritiene che la nuova amministrazione comunale alla quale ha dato il voto (e oggi se ne pente), anziché adottare una posizione oltremodo intransigente, farebbe meglio a negoziare per raggiungere un accordo bonario, anziché essere propensa a fare un processo che nel caso lo perdesse sarebbe la cittadinanza tutta a pagarne le spese. Pubblichiamo qui di seguito uno stralcio della lettera datata 2 gennaio 2008 che Claudio Mazza inviò al sindaco Genduso, all’assessore all’urbanistica Mario Manni e, per conoscenza, al Prefetto Maurizio Maccari, al suo vicario, Dott. Biagio De Girolamo (ex Commissario straordinario) e ai consiglieri di minoranza., Massimo Bolla e Maurizio Negroni, nella quale si legge: “la nuova Amministrazione non da tregua a coloro che hanno “soltanto” “incorporato una stradina tra due edifici commerciali, coprendola con una tettoia e che, dopotutto, “rende servizio ai clienti e al personale che ci lavora (quindi alla collettività), mettendoli al riparo “del vento, della pioggia e del caldo, in estate”. Mazza riferendosi al drastico provvedimento prospettato dal sindaco Genduso, chiedendo la separazione dei due edifici, prosegue la sua lettera in questi termini: “Un tale provvedimento da parte della Giunta Genduso solleverà grandi “contestazioni da parte del personale del centro commerciale e i consumatori tutti saranno “scontenti. Durante il Consiglio Comunale del 22-11-2007, l’assessore Manni riferendosi ai centri “commerciali insediati sul nostro territorio ha detto: “… lo spostamento del baricentro verso i “grandi centri commerciali soprattutto verso Leclerc. Leclerc fa piazza, ci si ritrova. Leclerc “rappresenta una funzione forte, pertanto la gente è traghettata verso questo centro commerciale”. Prendendo in considerazioni le asserzioni (piuttosto positive) espresse dall’assessore Manni e il fatto che la direzione di questo ipermercato organizzi nel proprio stabilimento manifestazioni culturali di vario tipo (giochi per i bambini, sfilate di moda, esibizioni canore, ecc…) e che non si limita soltanto a vendere alimentari e quant’altro; l’Amministrazione comunale facendo rimuovere la tettoia e staccare i due complessi potrebbe, in seguito, impedire lo svolgimento di queste manifestazioni di pubblica utilità.  Nel caso che il drastico provvedimento venisse imposto, Mazza promuoverà una petizione popolare contro tale provvedimento.