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Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%

22 aprile 2008 | 20:24
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Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%
Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%
Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%
Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%
Al Comune di Sanremo non andrà più il 52% degli incassi del Casinò ma solo il 44%

Il consiglio comunale, dopo le ricapitalizzazioni avvenute negli ultimi anni, è stato chiamato ad affrontare l’inevitabile modifica della convenzione tra il Comune di Sanremo e la casinò spa. Il 52 a 48 a vantaggio di Palazzo Bellevue diventa 44 a 56.

Come ormai preannunciato da tempo il consiglio comunale di Sanremo ha dovuto affrontare la modifica della convenzione tra il Comune e il Casinò per la divisione degli incassi. Al momento della nascita della casino spa l'equilibrio era stato fissato nel 52% destinato a Palazzo Bellevue e nel restante 48% per la società di gestione della casa da gioco. Negli ultimi anni, a causa del calo di incassi e di spese lievitate, è stata necessaria una ricapitalizzazione della società. Situazione che ha portato all'inevitabile decisione di invertire la divisione degli incassi portandone la maggiorparte a vantaggio della casino spa con il 56% contro il 44% del Comune.

Ad aprire la discussione è stato il sindaco Claudio Borea che ha illustrato la pratica, motivando la decisione di modificare gli equilibri economici tra il Comune e la società che gestisce la casa da gioco. "La società richiede due aspetti fondamentali: una continuità gestionale e, in prospettiva, attuare una serie di investimenti che vanno anche oltre quelli previsti nel piano di impresa che sono solo una parte – ha detto Borea – Necessitano investimenti come riqualificazione ma bisogna anche pensare ad una nuova struttura da affiancare a quella esistente. Riteniamo quindi che la società deve essere adeguatamente ricapitalizzata in modo tale da poter eventualmente attivare processi di investimento anche ricorrendo al credito e non essere legata a continue ricapitalizzazioni come accaduto negli ultimi anni".

Umberto Bellini, come previsto, ha preannunciato il voto di astensione di Alleanza Nazionale. "Questa pratica è tecnicamente corretta – ha detto – però non ci sembra giusto discuterla prima di affrontare le strategie previste dal piano di impresa, anche perchè a seconda degli investimenti che si intendono fare il 56% alla società potrebbe non bastare". 

In linea anche l'intervento di Giuseppe Di Meco di Forza Italia. "Con questa delibera noi dotiamo la casino spa di nuove risorse – ha esordito – ma lei non ci ha detto come saranno utilizzate queste risorse dalla società. Ritengo poi che questa modifica non andrà a risolvere la situazione, perchè abbiamo già provato altre due volte abbiamo e l'anno successivo siamo stati obbligati a ricapitalizzare di nuovo. Alcuni studi ci hanno detto che lasciare percentuali fisse non serve, dobbiamo trovare altre strade".

La parola è poi passata al consigliere indipendente d'opposizione Bruno Barbaro. "In questa pratica non ci sono riferimenti ad investimenti – ha analizzato – stiamo votando un documento che non aiuterà la società a svilupparsi. In questi 4 anni la casa da gioco non è andata avanti ma è andata indietro. Con questa delibera perdiamo ancora una volta l'occasione per dare uno sviluppo al casinò".

Contrario anche il consigliere di Forza Italia Alberto Moraglia. "Il sindaco dice che questo nuovo equilibrio sia sufficiente, ma io non lo credo. Ritengo infatti – ha detto l'azzurro – che sia solo un compromesso finanziario che non basterà, da parte nostra sarebbe incoerente approvare questo documento. La crisi economica è globale ma non per questo possiamo imputarle ogni momento di tensione finanziaria. Comunque non condivido l'affermazione che il gioco sia in crisi, perché la stessa casino spa ci ha detto che i templi dell'azzardo mondiale sono floridissimi, il gioco è in crisi nella casa da gioco di Sanremo, il problema va ricercato nel fato ma è nel manico. Non parliamo poi di discontinuità, perché sono ormai quattro anni che questa Amministrazione è in carica. La casa da gioco ha bisogno di scelte forti, mentre quelle che ci vengono proposte sono timide".  

La pratica sarà quindi approvata con i voti favorevoli della maggioranza e l'astensione dell'opposizione. 

Poco pubblico presente in aula, tra le persone che hanno seguito il consiglio si sono notati il sindacalista dell'Ugl Roberto Spina, il consigliere della casino spa Dario Biamonti e il consigliere provinciale di Forza Italia Alberto Rossi.