Indagine della SQUADRA MOBILE |
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USURA ED ESTORSIONE, 2 arresti. In manette anche il titolare della concessionaria AUTOPIEMME

17 marzo 2008 | 11:10
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USURA ED ESTORSIONE, 2 arresti. In manette anche il titolare della concessionaria AUTOPIEMME
USURA ED ESTORSIONE, 2 arresti. In manette anche il titolare della concessionaria AUTOPIEMME
USURA ED ESTORSIONE, 2 arresti. In manette anche il titolare della concessionaria AUTOPIEMME

I poliziotti hanno arrestato i pregiudicati Sergio Genovese (Autopiemme) e Giuseppe Scordato. I due, nel febbraio 2004, concedettero un prestito di 5.000 all’allora titolare della discoteca NINFA EGERIA, pretendendo tassi del 312%. (PARTICOLARI)

Due pregiudicati sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Imperia, su ordine di custodia cautelare del gip del tribunale di Sanremo, nel corso di una vasta indagine contro un episodio di usura ed estorsione ai danni del titolare dell'ex discoteca Ninfa Egeria che per saldare un debito di 5mila eur, era stato costretto a corrispondere 53mila euro, con interessi superiori al 312 per cento. Sono cosi' finiti in manette: Sergio genovese e Giuseppe Scordato, di 51 anni, di Sanremo, quest'ultimo titolare della concessionaria 'Autopiemme' della citta' dei fiori.

I fatti risalgono al 2004 e riguardano il prestito che i due imputati elargirono al titolare dell'allora discoteca, al quale, come garanzia, chiesero di consegnare la sua automobile, una 'Bmw Z4' del valore di 38mila euro. All'impresario dissero di aver concesso il prestito per conto di certi 'siciliani' che gli avrebbero tagliato la testa, se non avesse onorato l'impegno alla restituzione. In realta', gli agenti della Mobile ritengono che fossero tutte fandonie quelle dei siciliani e che l'iniziativa partisse direttamente da loro.

Il debitore corrispose la somma di 4.500 euro, entro il mese di aprile dello stesso anno, a titolo di parziale restituzione del prestito, ma i due imputati (non contenti), avrebbero preteso, nel mese di giugno, altri 11mila euro, ottenendo dalla parte offesa anche altri beni materiali, tra cui diverse casse di champagne per un corrispettivo di 4mila euro. Le indagini sono partite dopo che, a debito estinto, all'impresario non e' stata piu' restituita la Bmw data in garanzia. In definitiva, a fronte di un prestito di 5mila euro, quattro mesi dopo il debitore ne aveva corrisposti 53 mila.