Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni

20 marzo 2008 | 20:36
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Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni
Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni
Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni
Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni
Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni
Un folla di oltre 1.000 spettatori a Sanremo per il comizio del candidato Premier Walter Veltroni

Famiglia, occupazione, giustizia e pubblica amministrazione, tra gli argomenti affrontati durante il comizio del politico che a Sanremo ha battezzato la 69/esima tappa del suo tour in giro per l’Italia.

Sulle note di Jovanotti, il candidato premier del Pd, Walter Veltroni è giunto questa sera in piazza Colombo, a Sanremo, davanti a un folto gruppo di sostenitori, simpatizzanti iscritti al Partito Democratico. Presenti striscioni e bandiere, molti inneggianti fatti sociali e di politica internazionale, tra cui la repressione cinese in Tibet.

Esordisce Veltroni: "E' la sessantanovesima manifestazione che abbiamo fatto, da quando e' partita questa follia del pullman. Una bellissima idea che mi è venuta… non so in che stato fossi, ma ha funzionato e che e' fantasistica, perche' dovunque andiamo c'e' tantissima gente, tanta che non se ne vedeva da anni. E la cosa più bella è che ci sono tantissimi ragazzi e ragazze e io voglio salutare e ringraziare tutti. E Valentina è un po' il simbolo di tutto questo. Un gruppo di giovani sta crescendo, è sempre una buona indicazione. Sono manifestazioni in cui non c'e' un clima di contrapposizione di odio e di aggrsssivita', che si solito c'e' nella politica italiana da tanti anni. Mi riferisco a quelle cose fatte con la bava alla bocca, con la gente che si scanna.. Sono manifestazioni serie di gente che si trova insieme poeche' ha dei valori e dei programmi insieme e perche' vuole cambiare questo Paese. Dunque e' orgogliosa, fiera e serena di questo. E' la prima volta da tanti anni, per merito nostro e lo voglio dire con assoluta sicurezza, non presunzione, ma orgoglio; per merito nostro, e' la prima volta che c'e' qualcuno che non fa una campagna contro nessuno, ma solo per l'Italia, solo per cambiare questo Paese ed e', il segno e la chiave che abbiamo voluto dare a questa settimana di lavoro".  

Prosegue. "Se una pratica deve passare da troppi uffici – ha affermato Veltroni, parlando di giustizia e tempi lunghi della pubblica amministrazione – e' assai probabile che dentro uno di quegli uffici si trovi la corruzione. Quindi, si trovi chi dice: si' io la firma te la metto, la firma senza la quale non fai il passo verso l'altro ufficio, ma te la metto a certe condizioni. La lotta per la legalità' contro la corruzione, contro la mala pianta che e' il condizionamento che viene esercitato verso decisioni che riguardano la via dei i cittadini e' una battaglia che noi ingaggeremo con grande determinazione. La via per ottenere i risultati e' semplificare un cittadino che presenta una pratica in amministrazione deve poterla rintracciare. Non so chi di voi ha fatto su ebay ma tu puoi seguire il pacco che ti hanno spedito. Ti dicono: in questo momento sta a Los Angeles poi a Francoforte. Perche' non si puo' fare cosi' per una pratica. Potro' sapere che fine ha fatto la mia pratica, potro' avere la sicurezza che la mia pratica non e' stata sostituita dalla pratica di qualcuno che conosceva qualcuno. Potro' capire quanto ci si mette a esaminare la mia pratica La democrazia e' fatta di trasparenza, dunque, semplicita''.

E poi: "In Italia l'espressione piu' pronunciata e' io consosco uno che… c'e' un problema devi fare eh… mio cugino e' stato una volta a casa di uno che ha conosciuto la sorella… E per queste vie tortuose alla fine si riesce ad affrontare un problema che dovrebbe essere naturalmente risolto. Bisogna fare un Paese in cui nessuno deve conoscere nessuno per vedere rispettati i propri diritti. Tutti siamo attenti ai diritti e se parliamo dei grani diritti c'e' ne e' uno che piu' degli altri va salvaguardato ed e' il diritto all'integrità' fisica del popolo tibetano. Ma parlando di diritti c'e' anche un'altra cosa che in Italia non e' mai suonata: il dovere. I doveri dobbiamo rimettere nella vita della nostra nazione l'idea che c'e' una coesistenza di diritti e doveri che on solo del cittadino verso la istituzione ma anche dei cittadini tra di loro'. 

Prosegue Veltroni: "Vorrei un paese piu' aperto che affronta le sue grandi emergenze a cominciare dall'emergenza sociale principale che e' quella della precarietà' della vita giovanile. Questa per me e' la grande questione sociale del nuovo millennio. Lo e' ed e' insopportabile, tanto quanto era lo sfruttamento dei lavoratori in catena di montaggio. E vorrei che su questo tema ci fosse e non c'e' la sensibilita' necessaria della politica. Guardate, penso di essere di essere un uomo dotato di senso dell'umorismo e mi piace vivere la vita come deve essere vissuta con quello sguardo sanamente ironico che bisogna avere, ma essendo dotato di senso dell'umorismo so anche quando va usato e quando no. E ci sono dei temi in cui non va usato e questo e' uno di quei temi. O perlomeno non va usato da chi ha responsabilita' politica. Ci sono 800mila ragazzi italiani che vivono con contratto di 700 euro, anche meno, e che hanno contratti che durano 4-5 mesi e poi ? Ho scoperto casi di persone che hanno contratti precari da 27 anni. E che sono persone che fanno benissimo e con passione il loro lavoro, ma che non riescono ad avere quel semplice riconoscimento di sicurezza, che significa avere un posto di lavoro a tempo indeterminato e che significa ad esempio la pensione.  

Ancora Veltroni: "Io invidio quelli che scrivono articoli sui giornali e dicono a questi ragazzi: che vi state a preoccupare fatevi la pensione integrativa. Ma quale pensione integrativa con 600 euro, fattela tu la pensione integrativa, prendendo 600 euro al mese. Sono ragazzi e quando dico ragazzi sbaglio. Perche' non sono ragazzi anagraficamente, sono ragazzi socialmente. Sono persone che vivono con i loro genitori, ma non perche' sono… diciamo… legati alla propria famiglia, ma perche' non riescono a uscire di casa, a mettere su casa, a mettere su un famiglia e a fare dei figli. Io ho letto la lettera e forse l'avete sentita anche voi in televisione, o la leggerete sui giornali, che mi ha fatto avere una ragazza di Asti. Una lettera sconvolgente di una donna che racconta la sua condizione. Dice che lei ha contratti di un mese li', tre mesi la', una settimana li', e via dicendo. Dice che vive con spada di Damocle dei giorni che mancano alla fine del contratto. Questa frase mi ha fatto molto pensare perche' e' un rapporto con il proprio futuro. Il futuro e' per ciascuno di noi una speranza, per questa donna il futuro e' una minaccia perche' passano i giorni e il suo contratto sta per scadere e vede il buio della disoccupazione. Ecco perche' noi vogliamo, l'ho detto e lo faremo, alla prima seduta del consiglio dei ministri, vogliamo approvare un provvedimento che istituisca il compenso minimo legale, che e' quello che deve servire a far si' che nessuno possa lavorare con meno di 1.000 o 1.100 euro al mese se e' in condizione di lavoro precario o atipico". 

Prosegue Veltroni: "Questo Paese e' due cose: una e' piccola e media impresa: artigianato, commercio e agricoltura,. Questo e' il futuro e il presente dell'Italia. Secondo, lo dico in una terra nella quale quello che sto per dire e' tutto ovvio. e' il turismo".

Il comizio del candidato premier del Partito Democratico, Walter Veltroni si e' chiuso sulle note di "Fratelli d'Italia", a cui sono seguite ancora una volta le note di Jovanotti che hanno salutato una gremita piazza Colombo.