Partiti questa mattina i Parmureli che domenica saranno in Vaticano

14 marzo 2008 | 15:45
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Partiti questa mattina i Parmureli che domenica saranno in Vaticano
Partiti questa mattina i Parmureli che domenica saranno in Vaticano
Partiti questa mattina i Parmureli che domenica saranno in Vaticano
Partiti questa mattina i Parmureli che domenica saranno in Vaticano

Le abili mani di chi tramanda quest’importante tradizione hanno preparato oltre 2.000 foglie di palma intrecciate, benedette in Vaticano domenica

Sono partiti questa mattina alla volta dei Giardini Vaticani gli oltre 2.000 Parmureli che verranno donati al Papa, ai Cardinali e ai Ministri che celebreranno la Cerimonia della Domenica delle Palme.
I Parmureli (composizioni di foglie di palma intrecciate, senza l’uso di punti metallici) rappresentano un’antica tradizione: da oltre quattro secoli sono patrimonio della storia locale delle città di Bordighera e di Sanremo e lega il nome delle città rivierasche alla tradizionale cerimonia della benedizione delle palme, per la domenica che precede la Santa Pasqua. In Vaticano i Parmureli saranno benedetti prima della celebrazione della Santa Messa: ne sono stati intrecciati oltre 2.000 per omaggiare le persone sul Sagrato della Basilica, a cui si sommano gli oltre 300 alti più di 1 m. preparati per farne regalo ai Cardinali e ai Vescovi. Un Parmurelo di dimensioni ancor maggiori sarà donato al Santo Padre (nella galleria fotografica la foto scattata al maxi-parmurelo per Benedetto XVI durante la conferenza stampa di lunedì 10 marzo).
I Parmureli arriveranno in Vaticano nel tardo pomeriggio riconfermando la tradizione che vuole le palme della Riviera dei Fiori (ancora oggi a Bordighera c’è il palmeto più settentrionale d’Europa) protagoniste della Domenica delle Palme, grazie allo slancio sincero di Capitan Bresca, presente in Vaticano il giorno in cui vi venne eretto l’obelisco più famoso di Roma Antica e che consentì di evitare una strage di fedeli, accorsi per l’occasione. A questo si deve l’antico privilegio che risale al 1586, quando Papa Sisto V decise di ringraziare in questo modo il sanremese Capitan Bresca. La tradizione racconta che col provvidenziale grido "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) Bresca interruppe il silenzio imposto durante l’elevazione dell’obelisco in Piazza San Pietro: lo slancio del sanremese scongiurò l’eccessivo surriscaldamento delle gomene usate per issare il monolite, evitando così una strage di fedeli accorsi per l’occasione.
L’iniziativa è realizzata sotto l’auspicio della Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Il Cammino e del Centro Studi e Ricerche per le Palme e in compartecipazione con i Comuni di Bordighera (Città delle Palme), Sanremo (Città dei Fiori) e della Provincia di Imperia.