Parco Alpi Liguri, accordo tra Regione, Provincia, Comuni e associazioni venatorie

Sì alla caccia nel “Paesaggio protetto”. Lattività venatoria sarà gestita dal comitato del Comprensorio alpino
Accordo tra Regione, Provincia, Comuni e associazioni venatorie per quanto riguarda il Parco delle alpi liguri. Ieri le parti si sono incontrate presso l’Amministrazione provinciale. L’assessore regionale Franco Zunino ha definitivamente chiarito la differenziazione tra l’ “area protetta” ovvero l’area-Parco naturale e il territorio classificato “paesaggio protetto” (area a contorno del parco): in quest’ultima è pienamente consentita la caccia. L’attività venatoria nella zona a paesaggio protetto sarà gestita dal comitato del Comprensorio alpino. Il presidente della provincia Gianni Giuliano, presente all’incontro assieme agli assessori Mariano Porro (delega ai Parchi) e Giovanni Ballestra (delega alla Caccia), dice: "Le associazioni venatorie si sono ritenute soddisfatte delle modifiche alla legge regionale istitutiva del Parco e dai chiarimenti forniti dalla Regione. La Provincia si impegna a valutare un’eventuale riperimetrazione dei siti di interesse naturalistico della Comunità europea".
All’incontro di ieri erano presenti i rappresentanti dei sette Comuni interessati dal Parco (Mendatica, Cosio d’Arroscia, Triora, Montegrosso Pian Latte, Pigna, Rezzo, Rocchetta Nervina), i rappresentanti delle associazioni venatorie (Federcaccia, Anuu, Enalcaccia, Libera caccia).