La proposta di Luigi Diego Elena per il lavoro e l’ambiente: mercato agricoli in paese

14 marzo 2008 | 15:27
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La proposta di Luigi Diego Elena per il lavoro e l’ambiente: mercato agricoli in paese

“Ci sarebbero vantaggi anche per l’ambiente grazie alla riduzione dei trasporti e degli imballaggi. I prodotti di stagione infatti, poiché hanno percorso il minor numero di km hanno inquinato meno”

Mercati degli agricoltori per avvicinare produttori e consumatori e contrastare il caro prezzi.
Mercati degli agricoltori per contrastare il caro prezzi grazie alla filiera corta, cioè alla riduzione della distanza tra produttori e consumatori finali.
Occorre incentivare la vendita diretta, in particolare nel settore dell'ortofrutta, istituendo mercati comunali settimanali, i cosiddetti 'farmers market', ovvero i mercati gestiti direttamente dalle imprese agricole.
I mercati del contadino sono mercati riservati all'esercizio della vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli. Grazie ai mercati del contadino si ha la possibilità di comprare prodotti freschi, di stagione e soprattutto locali, recuperando anche quell'aspetto umano che si perde nei supermercati. A questo si accompagna la certezza di acquistare alta qualità, ottimizzando la tracciabilità del prodotto, insieme alla possibilità di degustare la merce.
Vantaggi anche per l'ambiente grazie alla riduzione dei trasporti e degli imballaggi. I prodotti di stagione infatti, poiché hanno percorso il minor numero di km hanno inquinato meno.
Infine i mercati contadini hanno anche un importante risvolto culturale, a partire dal contributo che svolgono nel risanamento dei centri storici e nel recupero di aree cittadine dismesse. All'interno dei mercatini è infatti possibile organizzare concerti, attività didattiche e dimostrative legate ai prodotti alimentari che rendono la spesa del fine settimana una occasione di relax per le famiglie.
A sostegno dei farmers market c'è anche un emendamento approvato nella Legge finanziaria, anche se c'è voluto un anno per 'strappare' al ministero il decreto attuativo, in vigore dal 1 gennaio 2008, per i mercati degli agricoltori.
È necessario, nel frattempo, a livello locale lavorare nell'individuazione delle aree necessarie a localizzare i mercati, e formulare da parte dei comuni precise proposte formalizzate alla costituzione di organizzazioni agricole".
Potrebbe essere, tra l'altro, una idea realistica da realizzare  per creare "opportunità di lavoro locale" e per difendere "il prestigio e la qualità dei nostri prodotti".