In Consiglio Regionale sono stati trattati 3 temi che riguardano la provincia di Imperia

Si è parlato del rischio di chiusura per l’Arpal di Imperia, del trasferimento dei silos oleari dal bacino di Porto Maurizio e del ripristino delle condotte idriche del Roia
Rischio di chiusura per l’Arpal di Imperia
Alleanza nazionale ha illustrato un’interrogazione con la quale chiede alla Giunta di intervenire per scongiurare la chiusura della sede Arpal di Imperia, determinata dal piano varato dalla sede centrale di Genova. Un ridimensionamento della struttura che, secondo i consiglieri, andrebbe a colpire soprattutto la gestione tecnico-industriale delle aziende imperiesi. Secondo gli interroganti, infatti, si sarebbe potuto creare un laboratorio specifico per la filiera dell’olio per evitare agli imperiesi che si avvalgono di questo servizio di spostarsi a Savona. L’assessore all’Ambiente ha risposto che Arpal sta rivisitando il modello organizzativo, sulla base di nuove funzioni e competenze previste dalla legge regionale 20/2006. La riorganizzazione mira ad abbattere i costi, migliorare il servizio ed evitare doppie funzioni tra le province. I quattro laboratori provinciali assumeranno la fisionomia di un unico laboratorio integrato. Ad Imperia, peraltro, il laboratorio rimarrà, ma non si occuperà più di analisi chimiche, bensì di indagini microbiologiche e, in futuro, di biologia molecolare, per cui è prevista un’adeguata formazione dei dipendenti, il cui numero resterà invariato. Nessuno disagio per gli utenti che – ha garantito l’assessore – devono consegnare i campioni: il punto di riferimento resta il laboratorio provinciale. An ha comunque rimarcato la necessità di rendere noto il progetto sul territorio.
Trasferimento silos oleari dal bacino di Porto Maurizio
Unione a Sinistra – sinistra europea ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti alla Giunta in merito al trasferimento dei silos oleari della Salso srl dal bacino di Porto Maurizio a quello di Oneglia. Secondo gli accordi, lo spostamento sarebbe dovuto avvenire senza oneri a carico della società e senza interruzione dell’attività produttiva.
L’assessore ai Porti ha ammesso che la situazione relativa alla società Salso è in fase di stallo, ma che l’impegno della Regione, se le condizioni alle base del trasferimento non verranno garantite nel brevissimo periodo, è di arrivare a un tavolo di concertazione per mettere a punto un nuovo assetto istituzionale e gestionale del porto di Imperia.
Unione a Sinistra ha rimarcato il pericolo che l’attività commerciale del porto di Imperia venga abbandonata a vantaggio dell’attività turistica.
Ripristino delle condotte idriche del Roia
Forza Italia ha chiesto con un’interrogazione di garantire il ripristino delle condotte idriche del Roia, in seguito alla rottura di una tubazione avvenuta nel novembre scorso. Un consigliere ha chiesto come mai non sono stati usati i fondi del condono fiscale, che dovevano tornare sul territorio, dichiarando che il Governo di recente avrebbe dirottato alla Regione Campania 2 milioni di euro destinati a Imperia. L’acquedotto del Roia, che serve tutto il ponente ligure, corre sotto il mare fra Ospedaletti e Sanremo e fra Sanremo e Imperia. Secondo il consigliere nei lavori di Area 24 si sarebbe potuta prevedere una condotta sotto la pista ciclabile.
L’assessore all’Ambiente ha risposto di essersi occupato della questione: il Presidente della Giunta ha scritto una lettera chiedendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento protezione civile) di usare i fondi per lo stato di emergenza per la crisi idrica. Con un intervento che costerà 1 milione e seicentomila euro e che dovrà essere fatto entro l’estate si dovrebbe superare la criticità verificatasi nell’acquedotto Roia. La Regione potrà contribuire, ma l’azienda che gestisce l’impianto deve mettere a bilancio le risorse, considerando anche che le tariffe di quella zona sono più basse che nel resto della Liguria.