Il Comune di Ventimiglia intermediario tra il cittadino e il Ministero del lavoro.

22 marzo 2008 | 09:00
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Il Comune di Ventimiglia intermediario tra il cittadino e il Ministero del lavoro.

Qualsiasi lavoratore dipendente sia intenzionato a dimettersi volontariamente dalla propria azienda può farlo attraverso un modulo che entro breve tempo il Comune di Ventimiglia metterà a disposizione

In parole povere qualsiasi lavoratore dipendente sia intenzionato a dimettersi volontariamente dalla propria azienda può farlo attraverso un modulo  – denominato documento delle Dimissioni volontarie – che entro breve tempo il Comune di Ventimiglia metterà a disposizione.
Ventimiglia è uno dei primi Comuni d’Italia che diventa intermediario tra il lavoratore e il Ministero del Lavoro, secondo il decreto interministeriale del 21 gennaio 2008.
“Il provvedimento delle dimissioni volontarie  – spiegano il sindaco Gaetano Scullino e l’assessore al personale Tito Giro –  si inserisce nell’attuale quadro normativo come nuova azione di contrasto al lavoro irregolare. Ha come primo obiettivo quello di evitare il fenomeno delle così dette “lettere di dimissione in bianco” .
Il Comune, dunque, assume il ruolo di intermediario ad hoc e tramite un sistema informatico del Ministero del Lavoro a cui si collega inserisce i dati relativi alla dimissione. Quindi, il sistema informativo rilascia il documento delle dimissioni volontarie con un codice univoco ed una data certa di rilascio. Il documento ha validità 15 giorni.
Il Comune consegna al lavoratore il documento emesso dal sistema opportunamente vidimato.
Infine il lavoratore consegna il documento di dimissioni al datore di lavoro.
“Il lavoratore che intende presentare le dimissioni volontarie  – proseguono – deve recarsi presso il Comune. Con l’introduzione del nuovo modulo informatico per la presentazione delle dimissioni volontarie, valido su tutto il territorio nazionale e dotato delle caratteristiche di non contraffazione e falsificazione, diventano nulle le dimissioni presentate in altra forma. A partire dal 5 marzo queste dimissioni volontarie dovranno corrispondere necessariamente a quelle del modulo adottato con il decreto”.