Iacobucci scrive a Storace “I voti li prendiamo ad Imperia e non a Spezia, vogliamo il capolista”

5 marzo 2008 | 12:55
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Iacobucci scrive a Storace “I voti li prendiamo ad Imperia e non a Spezia, vogliamo il capolista”
Iacobucci scrive a Storace “I voti li prendiamo ad Imperia e non a Spezia, vogliamo il capolista”
Iacobucci scrive a Storace “I voti li prendiamo ad Imperia e non a Spezia, vogliamo il capolista”

Il leader locale della Destra rivendica il peso elettorale dell’imperiese per il partito. “I voti della Destra in Liguria sono qui – ha detto – un candidato di fuori non sarebbe credibile e comprometterebbe il risultato finale”.

Il possibile inserimento di persone non liguri nei posti alti della lista che la Destra presenterà alle elezioni polotiche sta causando forti tensioni all'interno del partito. Sembra infatti che il ruolo di capolista possa essere afidato a Roberto Salerno che, in questa maniera, otterrebbe la candidatura in tre regioni essendo già presente in Piemonte ed in Toscana. Subito dietro di lui le indiscrezioni indicano il portavoce regionale, lo spezzino Massimiliano Mammi. Insomma nessun imperiese.

Questa situazione ha subito causato le proteste di Massimiliano Iacobucci e soci che hanno addirittura inviato una lettera a Francesco Storace in persona. "Non è assolutamente una questione di poltrone – ha precisato Iacobucci – ma una questione elettorale. Noi dobbiamo raggiungere il 4% e per arrivarci ci vogliono i voti che sono in provincia di Imperia e non sono nè a Spezia nè altrove. Il candidato di punta dovrà essere un imperiese, chiunque sia non sto parlando di me, perchè solo qui si può fare il risultato".

In pratica un candidato forestiero o spezzino non attirerebbe i voti dei ponentini a danno del risultato finale. Ora è tutto nelle mani di Storace che dovrà valutare da una parte le richieste dei Parlamentari uscenti (come lo stesso Salerno), dall'altra quelle di Mammi (che alle ultime elezioni comunali di Spezia era arrivato 6° all'interno della lista di AN), e dall'altra ancora quelle di chi vanta il bacino di voti più importante, appunto l'imperiese.

Nell'estremo ponente ligure Iacobucci, dopo la scissione con AN, ha portato in dote già 400 iscritti e diversi amministratori in carica che ricoprono ruoli importanti sia in giunta sia nei consigli comunali e provinciali. Se però la linea rimarrà questa, con gli imperiesi fuori dai giochi, cosa accadrà ?

"Se non avremo un obiettivo concreto – risponde Iacobucci – noi una battaglia portando via i voti al centrodestra non la faremo. Siamo infatti convinti che in futuro sarà inevitabile un'alleanza tra noi e il PdL, quindi combattere e far danni al centrodestra senza intravvedere un risultato concreto è una cosa che non faremo di sicuro".

E' dunque evidente che se c'è stata una frattura di vertice (tra Storace e Berlusconi-Fini) così non è stato alla base, o almeno nel territorio della provincia di Imperia. Solitamente è l'inverso con alleanze decise a livello nazionale che vengono mal digerite a livello locale.

Insomma i ponentini rivendicano il proprio ruolo di portatori di voti e non vogliono farlo a vantaggio di altri, in particolare degli spezzini (terra notoriamente "rossa") e tantomeno di non liguri. Ricordiamoci addirittura che quando c'era l'uninominale Alleanza Nazionale, per far eleggere Giorgio Bornacin, lo aveva spostato da Genova a Sanremo perchè altrimenti non avrebbe ricevuto i voti necessari. A questo punti, in assenza di un cambio di rotta da parte di Storace, nessun imperiese potrebbe dare la propria disponibilità ad essere inserito in lista come "riempitivo".

Insomma la mail per Storace è partita, ora si attende una sua risposta…..