Artallo tra abbandono degli enti competenti e trascuratezza degli abitanti

Poche parole per esprimere il disagio e l’imbarazzo che vivono quotidianamente gli abitanti della Borgata di Artallo per il degrado che ivi regna.
Le lamentele ripetute e più volte manifestate direttamente al Comune di Imperia e alla società Eco Imperia non hanno sortito effetto alcuno, se non un timido e sporadico interessamento. Si fanno portavoce, oggi, Corrado Greco, Marta Vaccara, Walter Cadeddu, Paola Fossati, Claudio Piana, Ornella Rossi e Aldo Brussich. Camminare per il Paese tra le stradine retro Chiesa S. Sebastiano, che intersecano a destra e sinistra via Domenico Bruno è impresa ardua; ma non per la salita che caratterizza il centro storico, bensì per i rifiuti di vario genere e gli escrementi di cane che a tratti è difficile evitare. Vicoletti suggestivi si trasformano in cunicoli maleodoranti, per non dire che le condizioni igienico sanitarie non sono sopportabili.
La spazzatura viene ritirata saltuariamente dai cassonetti e la pulizia delle strade avviene (malfatta), solo su insistente stimolo di qualche abitante a turno. Complice di questa situazione la mancanza di senso civico dei passanti che gettano rifiuti per terra, probabilmente per nulla inibiti trovando una simile situazione, e di alcuni abitanti che lasciano liberi i loro cani in modo che sporchino fuori ma non in casa. Senza contare la situazione di pericolo che si viene a creare, in alcuni casi  trattasi di cani di grossa taglia, già segnalati. Eravamo orgogliosi di aver comprato casa qui, adesso ce ne dobbiamo vergognare. A questo punto si chiede perlomeno un incontro per concordare un intervento efficace LA POPOLAZIONE LO PRETENDE.