Usura, 5 commercianti “coraggio” denunciano i loro aguzzini in provincia di Imperia e chiedono aiuto

8 febbraio 2008 | 08:47
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Usura, 5 commercianti “coraggio” denunciano i loro aguzzini in provincia di Imperia e chiedono aiuto

Hanno abbattuto il muro di omerta’ e si sono rivolti al fondo per le vittime dell’usura, istituito anche presso la Prefettura di Imperia, ma prima di togliersi il “cappio” dal collo hanno dovuto denunciare i loro aguzzini.

Hanno trovato il coraggio di abbattere il pesante muro dell'omertà e di denunciare i loro aguzzini. Si tratta di cinque commercianti della provincia di Imperia, finiti sul lastrico per colpa degli usurai. Un fenomeno sociale, dunque, quello dell'usura, in larga espansione anche nel nostro territorio, che fagocita intere famiglie alla disperata ricerca di un sostegno finanziario per non chiudere un'attività o per riemergere dalla profonda crisi.

Cinque persone – che abitano nella zona tra Bordighera, sanremo e Imperia – che rappresentano soltanto la punta dell'iceberg di un fenomeno molto più radicato nel Ponente della Liguria, che hanno trovato il coraggio di alzare il telefono e comporre il numero verde dell'associazione antiracket e usura (800.999.000), istituita il 9 luglio scorso dalla prefettura di Imperia, in linea con le disposizioni ministeriali.

Per queste cinque persone si è così acceso uno spiraglio, non solo di ottenere giustizia nei confronti dei propri aguzzini, ma di avere anche un aiuto economico, grazie al fondo di solidarietà istituito proprio a favore delle vittime del racket e dell'usura. Dalla Prefettura spiegano che per tutti loro è stata avviata l'istruttoria. Ottenuto il parere positivo dall'autorità imperiese, la pratica viene successivamente inviata al Commissario Straordinario di Roma per la sua definitiva approvazione. Per combattere efficacemente il fenomeno dell'usura, sono previsti due fondi: di prevenzione e di solidarietà.