Saldo in Parlamento? Scullino primo dei non eletti in Regione ma deve ABDICARE da sindaco

7 febbraio 2008 | 16:06
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Saldo in Parlamento? Scullino primo dei non eletti in Regione ma deve ABDICARE da sindaco

Indiscrezioni in Forza Italia parlano di un’eventuale candidatura alla Camera del consigliere regionale Gabriele Saldo. Motivo? Non toccare la Provincia. Per Scullino, tuttavia, la carica di sindaco sarebbe incompatibile con la Regione. Che farebbe?

Il toto elezioni continua a riservare nuovi colpi di scena. Dopo la caduta del governo Prodi e l'annuncio ufficiale di nuove elezioni, si muovono all'interno della scacchiera di centrodestra i pezzi da "novanta" di Forza Italia. Le ultime parlano di una probabile candidatura del consigliere regionale Gabriele Saldo, ex coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, alla Camera dei Deputati. Un modo, insomma, per lasciare tutto fermo in provincia ed evitare troppi sconvolgimenti amministrativi.

La promozione del Presidente Gianni Giuliano al Parlamento solleverebbe un polverone amministrativo, mica da poco. Ma torniamo a Saldo, qualora l'indiscrezione si rivelasse fondata, acquisterebbe il diritto di entrare in Regione il primo dei non eletti, in questo caso l'attuale sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino. Un favore del partito? Neppure a pensarlo. E sì, la carica di sindaco non è compatibile con quella di consigliere regionale e allora Scullino si vedrebbe costretto a scegliere tra: da una parte la guida della città; dall'altra un posto in Regione, esperienza a lui non nuova. Un bel dilemma, che oseremo definire amletico. Secondo altre indiscrezioni di partito, sembra che in un'eventualità del genere, Scullino (pur dovendo a malincuore rifiutare un posto in Regione), sceglierebbe la seconda opzione: il Comune.