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Sabato 16 febbraio ad Ospedaletti appuntamento con “E’ tempo di….carciofi”

14 febbraio 2008 | 14:34
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Sabato 16 febbraio ad Ospedaletti  appuntamento con “E’ tempo di….carciofi”

L’iniziativa mira a valorizzare uno dei prodotti orticoli più coltivati sulle alture di Ospedaletti che, grazie alle particolari condizioni del clima e della terra, rappresenta un ottimo alimento dalle proprietà organolettiche uniche

Sabato 16 febbraio prenderà il via ad Ospedaletti  “E’ tempo di….carciofi”  che si propone di promuovere il carciofo coltivato ad Ospedaletti, che a breve sarà insignito del marchio De.C.O. (Denominazione comunale di Origine).
Alla manifestazione hanno aderito ben 20 esercizi pubblici tra ristoranti,   pizzerie e bar che nel periodo sopradetto presenteranno un proprio menu a base di carciofi acquistati dai  produttori locali  e coltivati sulle alture di Ospedaletti.
L’iniziativa mira a valorizzare uno dei prodotti orticoli più coltivati sulle alture di Ospedaletti che, grazie alle particolari condizioni del clima e della terra, rappresenta un ottimo alimento dalle proprietà organolettiche uniche che ben si adatta a tutti gli accostamento con altri prodotti tipici del nostro territorio.
La manifestazione, inserita nella “Festa di Primavera” promossa dalla Provincia di Imperia, sarà allietata da una serie di iniziative collaterali. Il primo appuntamento “Ricordo di Vincenzo Jacono a 120 anni dalla sua nascita” si terrà sabato 15 febbraio 2008 alle ore 17 presso la biblioteca di Corso Regina Margherita 1,  durante il quale sarà presentato il Canzoniere Sanremasco d’Autore a cura di F. Colt e S. Ripamonti e con l’intervento di  Franco d’Imporzano   e dei Nipote d’Arte:Freddy Colt (mandolino), Adriano Ghirardo (chitarra), Carlo Ormea (fisarmonica), Massimo Marossa (pianoforte)
Si tratta di un doveroso omaggio ad uno dei più celebri poeti e scrittori vernacolari liguri, ospedalettese di nascita. Uomo di grande cultura, Jacono contribuì alla conservazione del dialetto della zona sanremasca grazie alla sua fervida e copiosa produzione che gli valse nel 1953 il conferimento da parte del Ministro della Pubblica Istruzione della medaglia d’oro per meriti scolastici e letterari. Jacono fu anche un appassionato di musica: compose infatti quattro canzoni in vernacolo musicate dal Maestro Barzizza, dal Maestro Carlo Farina e dall’Ing. Mario Marelli.
Alla sua città natia, Ospedaletti, dedicò una famosa poesia “Tra u bel ercu da Roea  e u cavo Pin…” e un libro “Numerate spiareteire” dove sono indicati i “nomignoli” delle famiglie e di alcuni personaggi tipici di Ospedaletti.
Egli era solito dire di se stesso:” Come nascensa spiareté mi a sun, ma scicume me maire a l’era spezina e me paire d’à tera balarina (Sicilia), cume raza, à sun dunca, in bastardun”.