“Par condicio” e “spot pubblicitari” le domande più gettonate

La conferenza stampa di presentazione del cinquantottesimo Festival di Sanremo, andata in scena oggi all'Ariston, è risultata abbastanza noiosa. Per la verità era partita bene, con Baudo e Chiambretti in gran forma, vogliosi di trasmettere serenità. A parte le solite gag sul loro amore segreto, che francamente non fanno più ridere, l'inizio delle danze è stato spumeggiante. Pierino lanciato a 100 all'ora a fare battutone ben calibrate e il Pippo nazionale sostanzialmente sicuro di aver fatto un buon lavoro. Le due ragazze sempre molto affabili e assai lontane dagli atteggiamenti sofisticati delle "dive" a ringraziare tutti per la fiducia concessa loro. Quasi naif Andrea Osvart a chiedere ai giornalisti di supportarle e di premiare i loro grandi sforzi. La giovane è straniera e forse non sa che da noi il Festival è fatto apposta per essere massacrato. Ed infatti appena la parola è passata alla stampa il livello d'interesse è sprofondato. Tutti a preoccuparsi se sarebbe stato un Festival di destra o di sinistra, se la par condicio sarebbe stata rispettata, se i temi sociali di molte canzoni in gara sarebbero stati un possibile spot elettorale per qualcuno, infine se non fosse stata una violazione dell'equilibrio della campagna elettorale avere nientemeno che Emilo Fede tra i giurati di qualità. Baudo non è riuscito neppure ad innervosirsi, era semplicemente incredulo. Ha provato a ricordare a tutti che si stava parlando di canzoni e niente più, ma senza riuscire a convincere gli assatanati. Altro tema forte degli interventi "il futuro pubblicitario della ben oliata ditta Baudo – Chiambretti", ritenuta erede naturale dell'altrettanto fortunata coppia Mike Bongiorno – Fiorello, poi alcune fondamentali questioni sul costo degli spot durante la cinque giorni di trasmissione e per finire "perché l'anno scorso Michelle Hunziker guadagnava più di Chiambretti quest'anno". Ci si è consolati con qualche buona notizia sugli ospiti internazionali. Jovanotti e Ben Harper in duo sono da vedere.