Giornata per gli ammalati |
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L’11 marzo una iniziativa del Casinò di Sanremo per gli ammalati delle Associazioni Diocesane

28 febbraio 2008 | 16:50
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L’11 marzo una iniziativa del Casinò di Sanremo per gli ammalati delle Associazioni Diocesane
L’11 marzo una iniziativa del Casinò di Sanremo per gli ammalati delle Associazioni Diocesane
L’11 marzo una iniziativa del Casinò di Sanremo per gli ammalati delle Associazioni Diocesane

Alle 11 sarà celebrata una Santa Messa presso la Chiesa dei Cappuccini e subito dopo sarà offerto il pranzo agli ammalati e loro accompagnatiori presso la Casa da Gioco matuziana

Il Casinò di Sanremo, da qualche anno, con l'aiuto di un gruppo di volontari (persone che durante le iniziative per gli ammalati li affiancano) organizza una giornata dedicata agli ammalati. Il prossimo 11 marzo, alle 11 sarà celebrata una Santa Messa presso la Chiesa dei Cappuccini e subito dopo sarà offerto il pranzo agli ammalati e loro accompagnatiori presso la Casa da Gioco matuziana. La giornata avrà inizio con la Santa Messa officiata da  Mons. Francesco Palmero, vicario della Curia di Ventimiglia- Sanremo presso la chiesa dei Cappuccini adiacente al Casinò.
Alle 12.30 si terrà il pranzo conviviale presso il ristorante Biribissi all’interno del Casinò allietato da uno spettacolo con giochi di prestigio e musica. La giornata terminerà alle 16 con i saluti.
Chi volesse contribuire anche con una piccola offerta  alle iniziative del Gruppo di Solidarietà all’interno del Casinò può rivolgersi a Domenico Frattarola e Sergio  Marice.  I colleghi che hanno familiari ammalati sono  pregati di rivolgersi a Frattarola e Marice per la partecipazione degli stessi alla  giornata.

Durante il pranzo, Angelo e Alessandro, due simpaticissimi prestigiatori "maghi" allieteranno con un momento gogliardico i presenti.
L'invito viene fatto ogni anno agli ammalati delle diverse zone: "Non si potrebbe accontentare tutti coloro che partecipano ogni anno ai nostri Pellegrinaggi in una sola giornata – sottolineano gli organizzatori – e quindi ogni anno facciamo gli inviti in una zona della Diocesi, in questo modo cerchiamo di non dimenticare nessuno"