Jovanotti: “Preferirei che il Festival non morisse. Qui sono nate tante cose forti e interessanti”

28 febbraio 2008 | 17:37
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Jovanotti: “Preferirei che il Festival non morisse. Qui sono nate tante cose forti e interessanti”

“Nella storia del Festival ci si ricorda solo delle cose belle, non di quelle brutte. Sanremo è un po’ un nonno che ha a che fare con tanti discendenti. Se mi venisse chiesto tornerei in gara”

Jovanotti

Ci sono cose peggiori nel mondo di un calo di audience. Per me Sanremo resta un fondamentale rendez vous mediatico. Preferirei che il Festival non morisse. Qui sono nate tante cose forti e interessanti. La presenza di noi Superospiti non deve essere considerata nell'ottica di salvare il salvabile. Nella storia di Sanremo ci si ricorda solo delle cose belle, non di quelle brutte. Ci si ricorda di Peter Gabriel che con la liana si getta nel pubblico, Vasco Rossi, Zucchero, la Consoli, Ramazzotti. Sanremo è un po' un nonno che ha a che fare con tanti discendenti. Domani sera sul palco dell'Ariston farò qualcosa di nuovo. Non ripeterò quanto fatto nel 2000, quando lanciai un appello al Presidente del Consiglio dal palco dell'Ariston. Quella non era un appello agli elettori. Non penso che sia giusto firmare una liberatoria in cui mi assumo la responsabilità di quello che dirò sul palco. Se mi fosse chiesto di tornare in gara, lo farei. Sanremo è avvincente perchè c'è una gara, altrimenti sarebbe una manifestazione senza senso. Spalmando la gara, senza dire mai le classifiche giorno per giorno, si finisce per togliere interesse al Festival.