Disposta l’autopsia sulla salma dell’alcolista 40enne trovato morto sul greto del torrente Nervia






Il sostituto procuratore Francesco Pescetto ha cosi’ pensato di rimuovere ogni benche’ minimo dubbio sull’ipotesi accidentale del decesso ovvero sul fatto che l’uomo sia morto inciampando e battendo la testa sugli scogli.
Il sostituto procuratore di Sanremo, Francesco Pescetto, ha disposto l'autopsia sulla salma di Luigi Magosso, l'alcolista di 40 anni, trovato morto ieri mattina sul greto del torrente Nervia, a Dolceacqua, con una profonda ferita in zona parietale sinistra, che si sarebbe procurato cadendo sui massi del corso d'acqua. Un po' per uno scrupolo e un po' per togliere ogni dubbio sull'ipotesi accidentale, il magistrato ha preferito l'esame autoptico, affidando l'incarico (che si svolgera' domani) alla dottoressa Paola Astengo, di Genova.
Nella notte tra sabato e domenica, l'uomo (originario di Torino) stava attraversando il corso d'acqua, probabilmente per raggiungere una baracca che utilizzava come rifugio – in quanto sfrattato da un alloggio del Comune di Camporosso, in quanto (pare) non seguisse la terapia disintossicante dall'alcol – quando, forse a causa dell'alcol in corpo e della scarsa visibilita' notturna, e' inciampato cadendo e battendo la testa sugli scogli. Avrebbe camminato ancora per qualche metro, ma alla fine, abbandonato dalle forze e a causa della forte perdita di sangue, si e' accasciato al suolo.