Ai nostri lettori: ecco i consigli utili contro polvere, acari e allergie
Per limitare linsorgenza di allergie non è sufficiente unaccurata pulizia, ma bensì bisogna fare attenzione ad esempio ai sacchetti dell’ aspirapolvere che non sono in grado di trattenere gli agenti e causano allergie
Spesso si crede che gli ambienti esterni siano più inquinati – e dunque maggiormente causa di disturbi fisici – degli ambienti chiusi e quindi in particolar modo delle abitazioni. Alcuni studi smentiscono tutto ciò, puntando il dito sull’inquinamento domestico; in particolare il pericolo principale tra le mura di casa è da ricercarsi negli agenti causa di allergia, uno dei disturbi più diffusi legati alla cosiddetta polvere domestica.
La povere domestica, che si deposita soprattutto su letti, materassi, cuscini, tappeti, moquette, librerie, tende e giocattoli di peluche, è un mix di diversi componenti: spore, muffa, piume, batteri, scaglie di cute umana, capelli, peli di animali, fibre tessili, corpi e frammenti di insetti morti, granuli pollinici, batteri e soprattutto acari e i loro escrementi, che da soli costituiscono la causa principale dell’allergia alla comune polvere di casa,.
Per limitare l’insorgenza di allergie non è sufficiente un’accurata pulizia, dato che i normali sacchetti di aspirapolvere non sono in grado di trattenere gli agenti causa di allergia: un comune aspirapolvere non fa altro, quindi, che aspirare acari e pollini e rimetterli nell’ambiente attraverso lo scarico dell’aria. Anche gli animali di casa possono essere causa di allergie, attraverso il loro pelo ma anche attraverso la saliva. Allo stesso modo i pollini sono un importante allergene presente nella polvere; sono difficilmente controllabili data la facilità con cui si muovono nell’aria ed entrano in casa dalle finestre soprattutto nella bella stagione.
Una cosa certamente chiara è che a causare le ben note reazioni allergiche legate alla polvere sono in gran parte gli acari. Non si vedono, non si sentono, non pungono ma sono a milioni tutto intorno a noi: gli acari della polvere sono dei piccoli artropodi appartenenti a diverse specie. Che la povere domestica contenga allergeni causa di patologie respiratorie quali l’asma lo si sa da tempo, ma è relativamente recente la scoperta della relazione tra acari e allergia alla polvere di casa. I più comuni acari sono il Dermatophagoides pteronyssinus (DPP) e il Dermatophagoides farinae (DPF); sono organismi di per sé innocui per l’uomo, ad eccezione che per i soggetti allergici. Sono principalmente le sostanze prodotte dagli acari ad essere causa di riniti, congiuntiviti, eczemi, tosse e asma. Gli escrementi infatti vengono inalati entrando così a contatto con organi o apparati sensibilizzati e provocando le reazioni allergiche.
L’habitat naturale degli acari è rappresentato dai luoghi caldi e umidi. Pertanto, la temperatura di un materasso su cui dorme una persona, l’umidità sprigionata dal corpo umano mentre dorme, le squame di pelle che si staccano da tutti noi sono elementi ideali per lo sviluppo degli acari all’interno di letti, coperte e cuscini. Il periodo di massima concentrazione ambientale è costituito dalla stagione autunnale ed invernale. Per sopravivere gli acari si nutrono di scaglie di pelle umana, ma anche di muffe, di corpi e frammenti di insetti, di pollini e di batteri, tutti elementi che costituiscono per l’appunto la polvere domestica.
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La prevenzione delle allergie alla polvere domestica
L’intervento migliore nei confronti degli acari e delle allergie in generale rimane sempre la prevenzione dato che vere e proprie cure non esistono. Tramite opportuni interventi sull’ambiente (la cosiddetta profilassi ambientale) è possibile raggiungere alcuni obiettivi che, sebbene non portino all’eliminazione dell’allergia, possono comunque ridurre la sintomatologia e le malattie – spesso di tipo respiratorio – connesse alle forme allergiche da polvere domestica.
E’ possibile infatti tramite attenti interventi ridurre negli allergici la gravità della sintomatologia; è possibile prevenire la comparsa di malattie allergiche, talvolta gravi, connesse al protrarsi di un’allergia: ad esempio è possibile ostacolare la comparsa di asma in soggetti che presentano reazioni allergiche quali eczema e allergie alimentari (persone quindi ad alto rischio di sviluppo di malattie dell’appartato respiratorio). Si può inoltre, se non eliminare l’allergia, quantomeno far regredire la sensibilità agli allergeni diminuendo il rischio di sviluppare allergia a più sostanze. Infine i rimedi sviluppati dalla medicina permettono di prevenire la comparsa di malattie nei figli di persone allergiche.
La profilassi ambientale è comunque sempre il rimedio principale contro le allergie, attraverso un’accurata bonifica igienico ambientale che deve comprendere diversi interventi, ad esempio:
·Gli ambienti dovrebbero essere frequentemente areati in modo da ridurre l’umidità al di sotto del 50%, mentre le temperature dovrebbero essere mantenute tra i 16° e i 23°; un’umidità superiore favorirebbe il diffondersi degli acari così come la scarsa ventilazione degli ambienti e temperature superiori ai 23°.
·La polvere dovrebbe essere rimossa con cura dai pavimenti e dai mobili con un aspiratore elettrico munito di microfiltri che evitano la dispersione degli escrementi degli acari. L’uso regolare di aspirapolveri muniti di filtri HEPA anticacaro è importante per ridurre il numero di particelle allergizzanti. La concentrazione di acari diminuisce infatti di 10 volte utilizzando su tappeti o moquette un aspirapolvere munito di tali filtri. Le pulizie non andrebbero comunque mai fatte in presenza di persone allergiche. Efficace l’uso di pulitori a vapore.
·Divani, poltrone, tappeti, tendaggi, moquette e imbottiture in genere sono i luoghi dove più frequentemente sono presenti colonie di acari. La soluzione migliore sarebbe quella di eliminare tappeti e moquette; dove questo non fosse possibile, un’attenta operazione di pulizia è necessaria. Andrebbero rimossi, nel limite del possibile, anche pesanti tendaggi e altri ricettacoli di polvere come scaffali di libri (sostituiti da mobili chiusi in cui gli oggetti contenuti non si impolverino facilmente), giocattoli di peluche (preferire giocattoli in legno, in metallo o in plastica), ecc. Un modo semplice per rimuovere gli acari dai peluche è quello di riporli in freezer per 12/24 ore – le basse temperature uccidono gli acari – e quindi di lavarli delicatamente dopo averli tenuti a temperatura ambiente per 30/60 minuti. Quando non fosse possibile rimuovere le fonti di allergia come tendaggi e coperte, è comunque buona norma lavarli frequentemente in acqua molto calda. Anche gli animali domestici possono essere veicoli di acari, pertanto sarebbe meglio che una famiglia di allergici non ne tenesse.
·Particolare attenzione va posta alla camera da letto: andrebbero sostituiti cuscini e materassi di lana o piume con altri di materiale sintentico e quindi anallergico, da rinnovare comunque ogni 2 o 3 anni. I cuscini dovrebbero avere federe anti-acaro in cotone a trama spessa; materassi, cuscini e biancheria dovrebbero essere periodicamente esposti al sole e all’aria per facilitare l’eliminazione degli acari; tutta la biancheria del letto dovrebbe essere lavata due volte alla settimana ad alta temperatura mentre coperte e sopracoperte dovrebbero essere lavate ogni una/due settimane. Quando non lavati, i materassi saranno puliti esternamente, specialmente in prossimità delle cuciture. Una buona norma comunque è quella di arredare le camere da letto, specialmente quelle dei bambini allergici, in modo semplice, con superfici regolari e lisce e regolari che possano essere pulite spesso e facilmente. Sarebbero invece da eliminare mobili imbottiti con lana, piume o materie vegetali.
·Possono essere utili gli acaricidi, da spruzzare periodicamente sui materiali di imbottitura, sui tappeti e sulla moquette. Utili anche i depuratori d’aria e gli ionizzatori. Anche il sistema di riscaldamento può essere causa di allergia: nei termosifoni si può depositare polvere che viene spostata dall’aria calda. E’ importante applicare inoltre degli appositi filtri alle bocchette dell’aria condizionata. Nelle case umide è utile far funzionare un deumidificatore. Infine è necessario ricordare che il fumo della sigaretta può aumentare di due/tre volte il rischio di malattie allergiche