Accoltella e tenta di uccidere la moglie: marocchino di 38 anni è indagato per tentato omicidio

Un immigrato marocchino di 39 anni, in preda ai fumi dell'alcol e all'ebbrezza della cocaina, ha accoltellato e tentato di uccidere, ieri pomeriggio, l'ex convivente – una connazionale di 30 anni, riuscita a parare il fendente con una mano – ed ora e' indagato per tentato omicidio. L'aggressione e' avvenuta, intorno alle 16.40, in un'abitazione di via Privata Serenella, a poche centinaia di metri dalla caserma dei Carabinieri, di corso Inglesi.

Ed e' stato proprio il tenente Gian Mario Carta, reggente della Compagnia, a trovare la donna, in stato confusionale davanti alla caserma e con il pigiama sporco di sangue, mentre cercava di farsi aprire per denunciare l'uomo, con il quale aveva convissuto fino al giorno prima, ma che ha cacciato di casa, dopo aver scoperto che intratteneva una doppia relazione.

E' soltanto per un miracolo che la donna e' riuscita a salvarsi. Ai carabinieri, infatti, ha raccontato che l'ex convivente si era recato in casa con l'intenzione (cosi' le avrebbe riferito) di ucciderla e suicidarsi. Le ha cosi' sferrato la coltellata (dall'alto verso il petto) e la giovane, dopo aver parato il fendente, ha spinto l'aggressore a terra ed e' scappata in direzione della caserma. Il suo ex convivente e', poi, uscito a cercarla ed e' stato catturato, mentre tornava in casa sua.

Per lui il ricovero immediato in psichiatria (era fuori di testa, a causa del cocktail di vodka e cocaina) e spettera' ora al pubblico ministero Antonella Politi emettere, o meno, un'ordinanza di custodia cautelare. L'uomo, infatti, rimane indagato in stato di liberta'. La donna e' stata portata al pronto soccorso e i medici le hanno medicato la ferita da taglio con 5 punti di sutura e prognosi di una decina di giorni.