A maggio Sanremo ospiterà l’Anteprima del Festival Nazionale della categoria

14 febbraio 2008 | 17:05
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A maggio Sanremo ospiterà l’Anteprima del Festival Nazionale della categoria

La scelta della città di Sanremo per la realizzazione di questa manifestazione è una logica conseguenza della storia del gelato stesso ed in particolare della cialda e del cono, che trova la sua origine a Ceriana e a Bussana

PARTE DA SANREMO LA SFIDA DEL GELATO ARTIGIANALE
Il Palafiori a maggio ospiterà l’Anteprima del Festival Nazionale della categoria e a dicembre il «1° Gran Prix Confartigianato–Premio Città di Sanremo»

CONFARTIGIANATO IMPERIA organizza una “kermesse” nazionale di gelatieri, il “FESTIVAL del GELATO ARTIGIANALE”, con l’intento di promuovere la produzione di qualità attraverso il 1° GRAND PRIX CONFARTIGIANATO-PREMIO CITTA’ DI SANREMO” in cui i partecipanti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sfideranno in un concorso di gelateria.
Il “FESTIVAL del GELATO ARTIGIANALE” è promosso da Confartigianato con il patrocinio e il contributo di Regione Liguria e Comune di Sanremo, ed in collaborazione con “L’Accademia Italiana del Gelato”, la rivista nazionale “Gelato Artigianale” ed il Comitato Provinciale Gelatieri di Imperia.
La manifestazione partirà a Sanremo sabato 3 maggio 2008, al Palafiori, con l’“ANTEPRIMA FESTIVAL”, dimostrazioni e degustazione di gelato.
Lo stesso schema verrà riproposto in 12 regioni italiane.
La manifestazione si concluderà con il “1° GRAND PRIX CONFARTIGIANATO CITTA’ DI SANREMO” il 6-7 dicembre 2008 che vedrà sfidarsi i gelatieri provenienti dalle regioni italiane: il vincitore sarà proclamato “Campione nazionale dei gelatieri di Confartigianato”.
Il “Campione” si aggiudicherà un buono acquisto in attrezzature e macchinari.
Un’indagine svolta sui principali media, siti e links di produzioni artigianali di gelato in Italia ha rilevato come non esista ad oggi un evento con queste caratteristiche che, oltre ad essere una grande festa del Gelato Artigianale, vuole rappresentare un punto d’incontro culturale e propositivo dal punto di vista della storia, delle abitudini, della tradizione e della produzione del gelato ed un momento di socializzazione con il territorio ed i suoi attori, protagonisti di una serie di eventi collaterali.
La scelta della città di Sanremo per la realizzazione di questa manifestazione è una logica conseguenza della storia del gelato stesso ed in particolare della cialda e del cono, che trova la sua origine a Ceriana e a Bussana, e vede i bussanesi primi venditori itineranti in Italia ed Europa di quel prodotto.

PROGRAMMA “ANTEPRIMA FESTIVAL”
SABATO 3 MAGGIO 2008
Predisposizione degli spazi a disposizione dei partecipanti
Dimostrazioni sulla lavorazione del gelato artigianale e Degustazione gratuita del gelato
Evento serale

PROGRAMMA «FESTIVAL del GELATO ARTIGIANALE»
«1° GRAND PRIX CONFARTIGIANATO – PREMIO CITTA’ DI SANREMO»
SABATO 6 DICEMBRE 2008
Arrivo dei partecipanti dalle varie regioni italiane
Preparazione e selezione del gelato per il concorso “1° GRAND PRIX CONFARTIGIANATO-PREMIO CITTA’ DI SANREMO”
Apertura stand al pubblico per la degustazione gratuita
Cena di gala con la nomina e la premiazione dei vincitori del concorso

DOMENICA 7 DICEMBRE 2008
Apertura stand al pubblico per la degustazione gratuita
Dimostrazioni pratiche sulla lavorazione del gelato
Evento serale

UN PO’ DI STORIA

Secondo la tradizione la nascita del gelato affonda le sue radici nell'antico Oriente, laddove un discepolo di Maometto "congelò" per la prima volta dei succhi di frutta conservandoli con del ghiaccio tritato: in effetti la radice linguistica del termine sorbetto fa riferimento al turco "sorbet".
L'importazione in Italia di questa invenzione gastronomica fu probabilmente dovuta ai conquistatori arabi che, dai loro insediamenti in Sicilia, erudirono i pasticcieri siciliani in questo genere di preparazioni.
I gelati siciliani – fra i quali spicca la tradizionale "cassata" – furono resi famosi a livello internazionale da Caterina de’ Medici, moglie del Re Enrico II di Francia, che introdusse nel 1533 questa gustosa novità alla corte di Parigi facendola assaggiare al sovrano.
Fino al 1660 i migliori cuochi del Louvre si cimentarono in esclusiva nell'arte del gelato, fin quando il siciliano Procopio Coltelli aprì davanti al teatro della Comedie francaise il locale che diverrà poi il famosissimo "Cafè Procope".    Coltelli sfoderò nel suo locale la sua carta vincente quando inventò la nuova presentazione delle sue leccornie servendo dei gelati fatti a forma di uovo in una sorta di bicchiere, novità che ne diffuse la moda a Parigi.
Sono stati i bussanesi i primi venditori di gelato che giravano in Liguria, in Lombardia e in Piemonte con il caratteristico carrettino. Ed erano bussanesi i tre fratelli Torre che, nel 1875 a Marsiglia, impararono da un cameriere belga (Nilo Calvini, "Storia di Bussana") i segreti della preparazione di un dolce chiamato “gelato”. Il più giovane e il più intraprendente dei tre, Giovanni detto "il merlo", tentò il commercio di questo dolce a Genova e gli affari gli andarono talmente bene che anche gli altri due, Pasquale e Santino, vollero ritornare in Italia.
Nella città della Lanterna i fratelli Torre facevano affari d'oro con il carrettino "Maison Michel" e qualche anno dopo Giovanni riuscì a trovare il modo di rendere il gelato ancora più denso e lo inserì in un “contenitore” di pasta, una cialda che si poteva mangiare con il sorbetto.
Nel 1906, nei caffè di Milano, erano già apparse le "parigine" (o "nuvole"), fatte di una porzione di gelato compressa tra due ostie di pasta wafer rotonde, quadrate o rettangolari.
Fino ad allora, infatti, il dolce era venduto in bicchieri di metallo o di vetro. Ma "Il Merlo" non si fermò e impiantò proprio a Bussana il primo forno, unico in tutto il mondo, per la produzione di waffers (cialde) e di coni. La sua invenzione esordì per la prima volta sul mercato all'esposizione di Torino del 1910 ed ebbe talmente seguito che fu premiata a Parigi, Londra e Roma. Anche in America l'idea di un “gelato da passeggio” piacque moltissimo.

Sono passati molti anni, ma di tutto questo resta ancora traccia in un piccolo museo di Bussana: il Museo del Gelato presso il bar-gelateria "Gildo".
La gelateria, che si affaccia sulla piazza principale del caratteristico paese, ospita, infatti, tutto quello che serviva per produrre il gelato nel secolo scorso, gli antichi mastelli in legno con la pala incorporata per la mantecatura, la piastra per la fabbricazione delle cialde, i contenitori per il latte e le formine in alluminio, i bicchieri tipici per il gelato e le vecchie fotografie in bianco e nero dei carrettini bussanesi.

IL MERCATO DI RIFERIMENTO  

Secondo i dati Confartigianato, il settore del gelato è in buona salute. Nell’anno 2006 il gelato artigiano è stato consumato in 340.000 tonnellate (circa 13 Kg pro capite), con un aumento di circa il 5 % rispetto ai dodici mesi precedenti. Mentre al Centro-Nord se ne acquista un po’ tutto l'anno – con maggiori consumi in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna – al Sud si preferisce gustarlo soprattutto in estate.
Le gelaterie artigiane, al 31 dicembre 2006, erano 33.392 e con 85.203 addetti realizzano il 56% della produzione nazionale, con un fatturato annuo di 3 miliardi di euro, e dal 2004 al primo trimestre 2006 hanno registrato un tasso di sviluppo del 3%. A sorpresa sono le regioni del Nord a detenere il record della presenza di gelaterie: la Regione con la maggiore diffusione è la Lombardia (con 5.590 imprese), seguita dal Veneto (3.244 imprese). Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 126 gelaterie.
Ai primi posti nelle scelte dei nostri connazionali si confermano i gusti classici: crema, cioccolato, nocciola. Tra quelli alla frutta, vince la fragola. I sapori più innovativi e fantasiosi sono invece preferiti dagli stranieri. E allora, via a ‘mantecare’ il gelato al gorgonzola, al salmone, ai funghi porcini, alle erbe balsamiche, alla torta di mele, ai fiori (soprattutto la rosa, l’arancio, il ciliegio, il dente di leone), all’ortica, al riso, al ‘bacio’, alla nutella. Passando per il vinsanto, la ricotta, la crema gianduia, lo yogurt, il miele arancio, i cereali. Fino ad arrivare al “gelato caldo” e a quello azzurro “al Viagra”. E per accontentare i più piccini è molto diffusa la crema turchina del gelato ‘Puffo’. Ma, al di là delle miscele più o meno fantasiose, rimane una certezza: quella del gelato artigiano italiano è una ricetta semplice e genuina: soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosamente freschi, senza conservanti ed additivi artificiali, e lavorati secondo le tecniche tradizionali senza insufflazione d’aria.