Tre casi di leishmaniosi su persone su persone in provincia di Imperia

19 gennaio 2008 | 13:24
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Tre casi di leishmaniosi su persone su persone in provincia di Imperia

Scoperti dall’equipe dell’unita’ operativa complessa della divisione di dermatologia dell’ospedale di Imperia tre casi di leishmaniosi su persone. Dal primario Giuseppe Cannata sono stati curati una bambina di 10 anni, una donna di 40 e un uomo di 80 anni

Scoperti dall'equipe dell'unita' operativa complessa della divisione di dermatologia
dell'ospedale di Imperia tre casi di leishmaniosi su persone. Dal primario Giuseppe Cannata sono stati curati una bambina di 10 anni, una donna di 40 e un uomo di 80 anni.

Lo specialista ha scoperto che quei noduli che i pazienti avevano sul volto non erano altro che le lesioni provocate da punture di zanzare o pappataci. ''Si tratta di situazioni – spiega il medico – che non devono essere sottovalutate, ma anzi
seguite con molta attenzione. Se non vengono curate per tempo, sul corpo si formano cicatrici e in quei pazienti che hanno un'immunita' piuttosto bassa, la leishmaniosi si puo' trasformare da cutanea a viscerale e quindi decisamente piu'
pericolosa''. La leishmaniosi, anche se occasionalmente, puo' colpire l'uomo, soprattutto i bambini, gli anziani ed i soggetti immunodepressi. E in particolare si puo' manifestare sempre piu' spesso in Riviera perche' l'imperiese e' una zona endemica per la leishmaniosi.

Per i tre pazienti in cura nel reparto di dermatologia dell'ospedale di Imperia e' gia' iniziata la fase della terapia. Dalla leishmaniosi cutanea si guarisce iniettando due tipi di farmaci. Sulla diffusione della leishmaniosi in provincia di Imperia il 12 aprile al Museo dell'Olivo di Imperia si terra' un convegno al quale sono stati invitati specialisti del settore. Tra questi anche il professor Pierre Marty, direttore
dell'istituto di parassitologia dell'Universita' di Nizza che ha collaborato con il professor Cannata alla scoperta dei tre recenti casi imperiesi.