Presentata la decima edizione di Arti & Sapori
Nella grande tensostruttura in piazza Magnolie si potranno assaggiare la farinata e acciughe fritte della cooperativa pescatori di Savona ed acquistare anche una trentina di prodotti di varie regioni
All’interno della secolare Fiera della Candelora – sono centinaia di bancarelle concentrate intorno al Santuario della Madonna della Rovere – le origini contadine risalenti al XVII secolo della fiera stessa ben si sposano con il nuovo spirito che l’Amministrazione Comunale ha voluto dare a questa edizione della manifestazione.
L'evento costituisce un momento di notevole importanza economica, sociale e religiosa, fortemente legato alla tradizione commerciale dell'intera vallata e rappresenta uno degli appuntamenti etnografici più caratteristici dell’intero Ponente Ligure.
La fiera, dal punto di vista economico, segnava un passaggio tradizionale nell’ambito delle occupazioni agricole: è da poco terminata la stagione olivicola, si ha una chiara situazione della annata e si impostano i lavori per la primavera: acquisto di alberi da frutto, di concime, di animali da lavoro e si stipulano contratti di esportazione d’olio. Tant’è che una delle figure maggiormente presenti ed emblematiche alla fiera era proprio quella del notaio, incaricato della stipula dei nuovi contratti. A livello sociale una fiera così grande ed importante rappresentava un imperdibile appuntamento poichè in passato creava occasioni di affari di diversa natura e di incontro fra la gente della costa e quella dell'entroterra, tra gli abitanti del Ponente Ligure e i pastori, agricoltori e ricchi commercianti del basso Piemonte e del savonese.
Dal punto religioso costituisce ancora oggi un sentito momento devozionale, in riferimento al Santuario della Madonna della Rovere. Il giubilare Santuario è un luogo di culto ed anticamente di pellegrinaggio da tutta la Liguria ed il basso Piemonte; affonda le proprie origini su una necropoli di età romana sopra la quale è stato costruito. La solenne celebrazione religiosa del 2 febbraio ha poi un'indiscutibile risvolto ancestrale per la sua funzione di purificazione, fra le festività invernali – inframmezzate dal Carnevale – prima della lunga Quaresima.
Attualmente la Fiera della Rovere ospita circa 250 bancarelle, dislocate in diverse vie cittadine, rappresentanti i settori merceologici più vari: dalle piante e sementi ai prodotti alimentari tipici; dagli articoli di ferramenta più disparati alle attrezzature per orti e giardini; dall'abbigliamento alla biancheria per la casa, agli articoli di artigianato ed in rame. Non mancano le tradizionali leccornie "fieristiche" da passeggio quali dolciumi, salumi e formaggi, vin brulè, frutta secca.
L'assoluta novità è rappresentata quest’anno dalla presenza degli animali da cortile e da allevamento – mucche, cavalli, galline, pecore, gli alpaca provenienti dalla Toscana- che i visitatori potranno incontrare da vicino nell'oliveto adiacente al Santuario accompagnati e guidati dagli allevatori, in uno spazio creato con l’intento di riportare in auge l’antica partecipazione tradizionale degli animali che proprio alla fiera venivano venduti ed acquistati.
Arti e Sapori della Rovere: La Piazza delle Regioni (in Piazza Magnolie)
Ritorna il momento di incontro per valorizzare e confrontare le culture eno-gastronomiche delle diverse regioni: le materie prime e le produzioni artigianali più significative della penisola nel grande mercato-degustazione, in cui uno spazio privilegiato spetta ai prodotti liguri: olio e vini in primis, ma anche formaggi d'alpeggio, essenze di lavanda, canestrelli e pane biscottato, focaccia, acciughe, conserve, sott'olio.
Nella grande tensostruttura in piazza Magnolie si potranno assaggiare la farinata e acciughe fritte della cooperativa pescatori di Savona ed acquistare anche una trentina di prodotti di varie regioni: la Sicilia con dolci tipici, tonno e sarde; la Calabria; i formaggi e i salumi abruzzesi e molisani; crescentine, lardo, parmigiano e Lambrusco dall’Emilia Romagna; grande spazio al Piemonte con mieli, formaggi, nocciole, paste di meliga, lumache, farine di ceci e castagne e i vini Doc della regione; e ancora Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino con le loro produzioni più note.
Collaborazione con il Chococlub e Le città del cioccolato
Grazie all’ingresso nelle Città del Cioccolato in virtù dell'attività delle pasticcerie e cioccolaterie locali, San Bartolomeo ha attivato una collaborazione con il Chococlub, il cui camper sarà presente nei due giorni della Fiera. Per celebrare questo riconoscimento, nel piazzale delle Scuole Elementari saranno allestite la casetta di Hansel e Gretel, fatta di dolci, torte e cioccolatini e una grande fontana di cioccolato; in programma poi distribuzione di cioccolatini personalizzati con il logo di Arti & Sapori e due degustazioni guidate di cioccolato (una sabato e l’altra domenica, costo 5 €) durante le quali il pubblico seguirà un percorso visivo e gustativo per scoprire “il cibo degli dei”.
Informazioni e prenotazioni ufficio IAT 0183.400200; www.sanbart.net.