Piano provinciale dei Rifiuti sotto accusa: “Differenziata sotto la soglie del 35%”

10 gennaio 2008 | 21:27
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Piano provinciale dei Rifiuti sotto accusa: “Differenziata sotto la soglie del 35%”

“Le ultime modifiche e integrazioni al piano dei rifiuti presentate dalla Provincia di Imperia alla Regione, sono a nostro avviso insoddisfacenti e troppo lontane dalla strategie indicate dalle norme di legge”.

"Le ultime modifiche e integrazioni al piano dei rifiuti presentate dalla Provincia di Imperia alla Regione, sono a nostro avviso insoddisfacenti e troppo lontane dalla strategie indicate dalle norme di legge".

Lo afferma in una nota, Myriam Zanichelli, portavoce del gruppo Amici di Beppe Grillo di Imperia. 

"Dai dati indicati dalla Provincia risulta che finora tutte le politiche messe in atto in materia di rifiuti non hanno mai raggiunto gli obiettivi percentuali prefissati e neanche quelli previsti dalla legge. La provincia di Imperia nel 2006 doveva raggiungere, per legge, valori di raccolta differenziata pari almeno al 35% per non incorrere in sanzioni: i dati forniti dalla stessa provincia indicano che nel 2006 abbiamo raggiunto solo il 15.7%".

E poi. "Quello che però ci ha più allarmato è la scelta strategica dalla provincia di Imperia: la realizzazione prioritaria di un separatore di rifiuti indifferenziati per la totalità della provincia. Gli impianti di questo tipo, nascono come ultimo passo per trattare quanto rimane dopo l'attuazione dei tre punti prioritari dettati dalla legge: 1) la riduzione dei rifiuti, 2) la raccolta differenziata, 3) il riciclo. Questi tre punti, nel Piano e nelle successive modifiche, sono invece soltanto blandamente accennati, nel senso che sono trattati in modo troppo vago per rassicurare chi da un piano strategico si aspetta una pianificazione di azioni concrete volte a perseguire risultati tangibili in tempi prestabiliti, con la dovuta ragionevolezza e sensibilità nei confronti dell'ambiente e della salute pubblica".

"Di contro, l'impianto previsto, oltre a separare la parte di rifiuti non combustibili da depositare in valle Armea e Ponticelli (e quindi sottoponendo tali zone a gravi rischi di inquinamento), separerà altrettante quantità industriali di "eco-balle" da stoccare e inviare all'incenerimento. La destinazione di questa sfrenata produzione di "eco-balle" però non è ancora decisa: probabilmente questo problema può essere considerato trascurabile, la provincia di Napoli insegna".

Conclude Myriam: "Infine ricordiamo che la provincia di Imperia vive sul turismo e quindi sulla bellezza e sulla salubrità del territorio, e la maggioranza dei turisti giungono in riviera da zone dove ormai la raccolta differenziata è una pratica consolidata e condotta con la dovuta attenzione. …Come potremo dunque promuovere il turismo in Riviera? "Prenditi una vacanza dal rispetto per l'ambiente! Soggiorna nella riviera dei fiori!!!".