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Incontri Quaresimali, il testo della lettera di Mons. Careggio ai sacerdoti della Diocesi

24 gennaio 2008 | 11:13
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Incontri Quaresimali, il testo della lettera di Mons. Careggio ai sacerdoti della Diocesi

La famiglia non deve essere lasciata sola: il suo diritto-dovere educativo, originario e primario rispetto al compito educativo degli altri, deve essere svolto in una complessiva armonia educativa per il bene della persona

Dopo il buon esito dell'iniziativa di apertura del triennio dedicato alla famiglia (la conferenza di Mons. Sergio Nicolli) per la quale ho apprezzato la vostra numerosa presenza e la nutrita partecipazione del popolo credente tra cui molti giovani, viene proposta un'iniziativa tradizionale e consolidata: si tratta degli Incontri Quaresimali nelle tre zone della Diocesi. 

Una fruttuosa vivace riunione del Consiglio Pastorale Diocesano ne ha delineato gli argomenti, puntando l'attenzione sulla famiglia che educa in relazione ai cinque ambiti di Verona. Dovrebbe risultarne un sostanzioso e concreto supporti al lavoro relativo al tema della "famiglia che educa" che certamente è stato avviato nelle parrocchie e nelle aggregazioni, come motivo di approfondita riflessione e di operativa programmazione. 

Nella mia Lettera Pastorale "Famiglia: un bene da riscoprire e amare!, richiamando la vocazione della famiglia "chiamata ad essere la prima scuola di fede e di valori umani e cristiani per la formazione di tutti i suoi membri", mettevo in rilievo "quanto sia grande la dignità della famiglia" e come debba essere "oggetto principale dell'attenzione pastorale della Chiesa": una vocazione da vivere fino in fondo, da annunciare e da sorreggere nel suo realizzarsi.

La famiglia non deve essere lasciata sola, così come la famiglia non deve isolarsi: il suo diritto-dovere educativo, originario e primario rispetto al compito educativo degli altri, deve essere svolto in una complessiva armonia educativa per il bene della persona, verso cui quindi convergano gli apporti diversi e complementari in spirito di vicendevole collaborazione. In questa prospettiva si potrà vedere la preparazione del Convegno diocesano d'autunno, arrivando con riflessioni, confronti, esperienze che dimostrino che la sfida educativa non ci ha sconfitti, ma stimolati a crescere.

Vorrei invitarVi, per la fecondità degli Incontri Quaresimali, a rivolgere con calore l'invito e ad essere i primi a parteciparvi, trascinando con voi altre persone convinte: è quanto mi pare sia successo per la conferenza di novembre, e mi sembra un buon metodo. 

Di cuore Vi benedico