Il Consigliere Alessio Saso chiede un intervento per fronteggiare l’emergenza nelle carceri liguri

3 gennaio 2008 | 10:28
Share0
Il Consigliere Alessio Saso chiede un intervento per fronteggiare l’emergenza nelle carceri liguri

I tragici fatti accaduti negli ultimi giorni in alcuni istituti penitenziari del Paese, tra cui Imperia, dimostrano che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sulla quale c’è l’assoluta necessità di intervenire con urgenza

“ I tragici fatti accaduti negli ultimi giorni in alcuni istituti penitenziari del Paese, tra cui Imperia, dimostrano che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sulla quale c’è l’assoluta necessità di intervenire con urgenza – ha detto il Consigliere Regionale di AN Alessio SASO. Peraltro, raccogliendo le sollecitazioni del Sappe, Organizzazione Sindacale della Polizia Penitenziaria, già dai primi di novembre ho chiesto, con una interpellanza, l’intervento della Regione, sottolineando come l’emergenza immigrazione in Liguria, con il 20 % di presenze in più di stranieri rappresenti anche un’emergenza carceraria. Al 30 settembre scorso i detenuti stranieri nelle carceri liguri erano complessivamente circa 700 a fronte di una popolazione carceraria totale di circa 1150 persone e che la percentuale di detenuti stranieri ad Imperia risulta essere del 65%, del 64% nel carcere genovese di Pontedecimo, del 62% alla Spezia, del 61% a Savona, del 57% nel carcere di Marassi, del 55% in quello di Sanremo e del 32% in quello di Chiavari. Tali elevate percentuali di detenuti stranieri, per le quali tristemente primeggia Imperia, determinano, inevitabilmente, non pochi problemi di convivenza all’interno delle strutture carcerarie. E’, infatti, ancor più difficile, in un contesto restrittivo, controllare soggetti provenienti da Paesi con culture e tradizioni totalmente diverse e molto lontane dalle nostre, con il rischio, anche di ingenerare situazioni difficilmente controllabili dagli stessi Operatori di Polizia Penitenziaria, molto spesso sottorganico rispetto alle reali necessità o quando costretti a fronteggiare situazioni addirittura esplosive. L’immigrazione onesta e lavoratrice è sicuramente la benvenuta, ma i delinquenti comunitari ed extracomunitari devono essere espulsi e devono scontare la pena a casa loro. E’, inoltre, altrettanto necessario, anche alla luce di questi tragici gesti estremi, che la Regione solleciti un intervento urgente degli Organi Competenti, affinché vengano assicurati agli Operatori di Polizia Penitenziaria condizioni lavorative più adeguate ed un supporto psicologico indispensabile per far fronte al disagio professionale sicuramente usurante sul piano umano e mentale.”